«Il contratto fu falsificato» Agente imputato di truffa
L’agente, che si era presentato per conto di una società che lavora in subappalto per Hera, aveva proposto un contratto per gas e luce a un prezzo vantaggioso. Il residente aveva accettato la...
L’agente, che si era presentato per conto di una società che lavora in subappalto per Hera, aveva proposto un contratto per gas e luce a un prezzo vantaggioso. Il residente aveva accettato la proposta e non ci aveva più pensato fino all’arrivo della prima bolletta. Sulla quale però compariva una cifra eccessivamente alta: un importo che l’aveva convinto a bloccare il pagamento e a chiedere la sospensione della bollettazione in attesa che la situazione fosse chiarita. Il contratto era stato firmato nel 2011. Nel 2012 il cliente si rivolse alla società chiedendo spiegazioni. Ieri si è svolta l’udienza in tribunale nella quale compare imputato di truffa il bolognese Seneca Silvagni. L’uomo avrebbe falsificato delle firme sul contratto raggirando la controparte. Di fatto il residente si sarebbe trovato a sostenere anche consumi non attribuibili alla sua abitazione. La bolletta - questa la versione dell’autore della denuncia, costituitosi parte civile tramite l’avvocato Vasco Sisti - comprendeva anche i consumi dell’appartamento sottostante, dove abita la suocera della parte lesa. La difesa (avv. Davide Cesana, di Bologna) contesta la ricostruzione e ribatte che nel periodo in cui sarebbe stato firmato il contratto l’imputato non lavorava per la società che propose il servizio (e che non è coinvolta nel processo).