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«La raccolta rifiuti nel Centese ha troppe pecche»

CENTO. «Con Liberi di Differenziarci, nessuna rivoluzione in atto. Il progetto porterà solo all’ennesimo ritardo nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione, recupero e riciclo dei rifiuti». Con...

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CENTO. «Con Liberi di Differenziarci, nessuna rivoluzione in atto. Il progetto porterà solo all’ennesimo ritardo nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione, recupero e riciclo dei rifiuti». Con un Report costato oltre un anno di lavoro, il gruppo spontaneo Cento in Movimento fa il punto sulla gestione dei rifiuti nel Centese. Ne esce per il gruppo è «un quadro sconcertante» e la rivoluzione «di cui si fa vanto l’amministrazione Lodi è parziale già a priori», ma alle «condizioni attuali, pare sia difficile raggiungere gli obiettivi di riciclaggio posti dalla normativa regionale (70% entro il 2020), obiettivi che altri Comuni limitrofi o sono in procinto o hanno già raggiunto, con il coinvolgimento e la consapevolezza dei cittadini». Un progetto di cui, come spiega Cento in Movimento, «la giunta Lodi non ha alcun merito, in quanto redatto da Cmv Servizi, approvato da Atersir (exAto6) e ratificato dal sindaco Tuzet nell’assemblea dei sindaci di Cmv del 6 aprile 2011». Punto debole per il gruppo sta nel fatto che «la raccolta differenziata porta a porta sarà attivata solo nel capoluogo, mentre nelle frazioni rimarranno i cassonetti, ai quali verranno aggiunti quelli per il rifiuto umido». Nel Centese poi la raccolta dell'indifferenziato «avverrà tramite l’uso di cassonetti, che da progetto saranno chiusi da calotte “intelligenti” che garantiscono di evitare i conferimenti impropri. Ma ad oggi, nessun impegno preciso di spesa e tempo per l’adozione di tale tecnologia. Risultato: oggi nei cassonetti tutti (residenti e non), possono buttare senza controllo ogni tipo di rifiuto. Perciò non sarà possibile applicare il principio secondo cui chi produce più rifiuti, paga di più». Nonostante siano state distribuite le tessere per la contabilizzazione dei rifiuti nella stazione ecologica di via Malamini, «a oggi non c'è nessun vantaggio per i cittadini virtuosi. Da un lato quindi, niente incentivi per i centesi a differenziare, dall'altro lo spreco economico dovuto a un investimento che difficilmente porterà risultati apprezzabili».