Le quattro facce nuove del Tagliani II
Serra, Felletti, Merli e Ferri all’esordio con i casi Geotermia e basket sul tavolo. La grana-sicurezza da Sapigni a Modonesi
Quattro nuovi ingressi, cinque conferme. È all’insegna della continuità, la giunta Tagliani II, e non poteva essere altrimenti visti i risultati elettorali e il giudizio molto positivo dato dallo stesso sindaco al lavoro dei suoi collaboratori, nei cinque anni precedenti. I soli tre sacrificati (stavolta c’è un assessore in più), del resto, sono bastati a provocare lacerazioni, anche personali, e polemiche, in particolare nei casi di Rossella Zadro e Luciano Masieri. Erano sacrifici necessari all’ingresso dei quattro nuovi assessori, che sono i democratici Simone Merli e Caterina Ferri (entrambi su Fb si sono subito detti onorati dell’incarico), il “concreto” Roberto Serra e Annalisa Felletti, segretaria provinciale di Sel. Il rapporto con gli alleati è stato risolto da Tagliani... nominando in giunta i vertici delle due principali liste che lo hanno sostenuto. Non è detto che funzioni, perché i vendoliani avevano per esempio chiesto le Politiche sociali e la segretaria, che è di Codigoro, non pareva essere in cima alle lista dei candidabili, posti comunque formalmente sullo stesso piano nell’elenco consegnato al sindaco. Ferrara concreta, dal canto suo, pare essere interessata anche ad altri incarichi in scadenza, ma di questo si parlerà in seguito. Da annotare che Serra, il cui lavoro è stato finora la gestione dell’hotel e della pasticceria Europa, ha evitato il conflitto d’interessi flagrante, tenendosi lontano dalla delega al Turismo.
Il grosso del lavoro è stato lo spacchettamento delle deleghe degli assessori uscenti, per redistribuirle ai nuovi. L’ambito di attività di Felletti, ad esempio, è preso in parte dall’ex assessorato Marescotti (Formazione e Pari opportunità), in parte da Maisto (Cooperazione internazionale e Pace) e dallo stesso sindaco (Pubblica istruzione). Serra è stato “composto” con pezzi di Marescotti (Commercio e Fiere)e Zadro (Smart city), con un pizzico di Modonesi (Patrimonio); in più nasce la Semplificazione amministrativa. Ferri prende di fatto il posto di Zadro (Ambiente e Petrolchimico), aggiungendovi il Lavoro che nella Tagliani I non c’era, e lo Sviluppo territoriale, anche in vista del depotenziamento della Provincia: dovrà essere presumiblmente lei a gestire la grana Geotermia e le crisi aziendali. Sarà subito messo sotto pressione dal tentativo di salvataggio del basket, il neo assessore allo Sport, che ha sostituito Masieri in tutto: Merli sarà anche responsabile al Decentramento.
Di deleghe, per il resto, ne sono circolate poche. La più pesante è quella alla Sicurezza urbana, che, dopo le polemiche con i residenti organizzati di grattacielo e dintorni, è slittata da Sapigni a Modonesi, al quale spetterà dunque il compito di gestire la patata bollente Gad, magari in sinergia con la Polizia municipale della zona centro. È lui il super-assessore di questa nuova giunta, il che rende più complesso il suo eventuale trasloco in Regione, l’anno prossimo.
Stefano Ciervo
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