Pubblico record e show stellari: i ferraresi in massa al RockinIdro
Il maltempo rovina la prima giornata, poi il week end lungo ha regalato concerti indimenticabili. Su tutti Iron Maiden e Queens of the Stone Age, ma non sono da meno Alter Bridge e Pixies
Uno spettacolo nello spettacolo. Quattro giorni (tre e mezzo) di adrenalina pura in compagnia di grandi nomi della musica mondiale. Il tutto a pochi passi dalla nostra città, all’arena Joe Strummer (Parco Nord) di Bologna. E infatti i ferraresi ne hanno approfittato per spostarsi in massa (lo testimoniano i post su Facebook) al RockinIdro.
Il primo giorno, quello dedicato al rap, è stato funestato dal maltempo, così è saltato il concerto di Fat Boy Slim e i presenti si sono divertiti al coperto con vari djset all’Estragon. Sabato 31 maggio grande successo con un programma che ha visto spettacoli di punta quelli di Gogol Bordello e Ska P, con tantissimi giovani ai piedi del palco. “Lievemente” superiore l’età domenica, con migliaia di persone arrivate per godersi lo show come sempre da numeri 1 assoluti degli Iron Maiden. Richiamati dai bis hanno chiuso il loro spettacolo davanti a tante bandiere inglesi con un saluto all’Italia, meta abituale dei loro tour. Ma prima non era andata male con gente del calibro di Black Stone Cherry, Opeth e, soprattutto, gli Alter Bridge, i quali non hanno sfigurato nel confronto con i Maiden.
Anche l’ultima giornata del RockinIdro ha regalato spettacolo ai numerosi spettatori accorsi. Sotto un cielo soleggiato, We Are Scientists e The Brian Jonestown Massacre hanno aperto il concerto in orario caffé, lasciando poi spazio agli scozzesi The Fratellis, che con un indie rock fiabesco e scanzonato hanno fatto ballare allegramente. È toccato poi al cantante e chitarrista Miles Kane salire sul palco e conquistare gli spettatori grazie al suo garage rock, condito da una chitarra corposa e melodie 100% britanniche ma per nulla costante. A seguire i Manic Street Preachers hanno addolcito per un momento gli animi dei presenti con il loro britpop in attesa dell’esplosione di adrenalina che ci sarebbe stata di lì a poco con Biffy Clyro, Pixies e Queens of the Stone Age. Gli scozzesi Biffy Clyro hanno mandato in estasi il pubblico grazie a un alternative rock con venature post-grunge lanciando un’onda d’urto di suono che ha fatto saltare tutti come forsennati. Pochi minuti per cambiare gli strumenti e intorno alle 20.30 ecco salire sul palco i Pixies: con grandi classici come Debaser, Where is my mind? e alcuni pezzi del nuovo album come Bagboy, i Pixies hanno fatto pogare i fortunati sotto il palco con una carica incendiaria, trasportando l’intera arena in un’atmosfera unica fatta di garage rock rivisitato in chiave postmoderna, energia latina, momenti di pura anarchia musicale, oltre alla loro ineguagliabile eccentricità intellettuale. Un’esplosione perfetta per dare il benvenuto ai Queens of the Stone Age che hanno esordito con Millionaire e regalato al pubblico uno show grandioso, sensazionale. Da Burn the witch fino a A song for the dead, i mostri sacri QOTSA hanno chiuso con un’energia senza pari la quattro giorni da record.
Davide Bonesi
Gian Piero Bruno
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