Sel agitata dopo la nomina «Ora la segretaria si dimetta»
Si sapeva che la scelta di Tagliani sull’assessore Sel non avrebbe potuto accontentare tutte le anime dei vendoliani. Piuttosto fredda l’accoglienza dell’ex coordinatore Antonio Langella, tra i...
Si sapeva che la scelta di Tagliani sull’assessore Sel non avrebbe potuto accontentare tutte le anime dei vendoliani. Piuttosto fredda l’accoglienza dell’ex coordinatore Antonio Langella, tra i fondatori del partito in città: «Bene, prendiamo atto, Felletti dovrà dimettersi subito da segretario provinciale, a sei mesi dal congresso, e girare parte dello stipendio alla Federazione, come prevede il nostro statuto». Più caloroso Stefano Cavallini, «siamo molto contenti dell’importante delega attribuita al partito. Un gruppo dirigente deve portare energie giovani alla politica, e noi con Fiorentini in consiglio e Felletti in giunta lo abbiamo fatto. Per quanto mi riguarda, se il sindaco dovesse aver bisogno della mia esperienza amministrativa (è stato assessore, ndr), non mi tiro indietro».
Roberto Serra (Fc) respinge il conflitto d’interessi, «è chiaro che farò fatica a gestire direttamente l’albergo e ho una pasticceria, è vero, ma non vedo problemi. Il consiglio di Ferrara Fiera? Sono in scadenza. Voglio cominciare subito, a partire dalla conoscenza dei miei collaboratori: poi incontrerò le associazioni». Sintetico Paolo Calvano, segretario Pd: «Quadratura trovata, tutte le sensibilità della maggioranza sono state rispettate e c’è un giusto equilibrio tra competenze, rinnovamento e genere».