La Nuova Ferrara

Ferrara

l’imprenditore piergiorgio baita

In affari con Coop, processato per Messidoro

In affari con Coop, processato per Messidoro

E’ l’uomo chiave dell’indagine veneziana, qui fu coinvolto nel caso della Casa del Pellegrino

2 MINUTI DI LETTURA





FERRARA. E’ l’uomo che dopo essere stato arrestato l’anno scorso dai magistrati di Venezia ha svelato tutti i retroscena della grande spartizione di soldi, i trucchi per le frodi fiscali, per accantonare fondi neri e i più piccoli dettagli (vedi l’arresto del ferrarese Gino Chiarini) di oltre 10 anni di lavori nella laguna di Venezia per la costruzione del Mose. Quello di Piergiorgio Baita è un nome famoso in Veneto, lo è anche a Ferrara, o meglio lo era per gli ambienti legati alla Coopcostruttori travolti poi dal crac. Proprio con i massimi dirigenti della Coop di Argenta, fallita portando sotto processo con condanne per bancarotta i suo vertici, Giovanni Donigaglia e Renzo Ricci Maccarini, Baita era stato processato (poi assolto) per il pasticcio della Casa del Pellegrino costruita per il Giubileo. Nella società Messidoro che avrebbe dovuto gestire come residenza (prima per i pellegrini verso Roma poi per i turisti che non arrivarono mai, da qui il fallimento della società) c’era tra i tanti anche Baita, perchè in affari con i vertici della Coopcostruttori avendo partecipato con la sua impresa nel consorzio che costruì e doveva gestire appunto la Casa del Pellegrino. Questo è ciò che accadeva ieri: mentre il nome di Baita oggi compare nella lunga e corposa ordinanza dei giudici di Venezia. Per un’inchiesta che lui stesso ha contribuito a far decollare dopo l’arresto del 28 febbraio 2013 quando era ai vertici della Mantovani, colosso padovano delle costruzioni, socia di Cvn, consorzio impegnato in Expo 2015 con lavori da 65 milioni di euro. L'accusa era frode fiscale con l’uso di fatture false: Baita è accusato di 20 milioni di euro, il calcolo della maxi evasione. Dopo 4 mesi e mezzo arriva il secondo colpo al sistema: nel luglio 2013, viene arrestato Giovanni Mazzacurati del Consorzio Venezia Nuova e creatore del Mose: è il “grande burattinaio", lo definiscono i magistrati. Lui e Baita hanno raccontato tutto. E ora trema non solo Venezia.