La Nuova Ferrara

Ferrara

Matisse di notte Anticipo d’estate per i nostri lettori

di GIAN PIETRO ZERBINI
Matisse di notte Anticipo d’estate per i nostri lettori

Appuntamento con l’arte al Palazzo dei Diamanti Con il coupon l’ingresso è a soli 5 euro anzichè 11

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di GIAN PIETRO ZERBINI

Dopo il felice esperimento con Zurbarán, il nostro giornale raddoppia l’offerta “last minute” anche per la mostra di Matisse al Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Durante l’ultima settimana di esposizione, da domenica 8 a domenica 15 giugno, ci sarà l’opportunità di accedere all’evento negli orari serale (dalle 19 alle 22.30) con un biglietto scontato a 5 euro anzichè a 11, presentandosi alla cassa con il coupon che vede pubblicato qui a fianco.

IL GENIO DI MATISSE

La mostra di Matisse, che il mese scorso ha superato di slancio il traguardo delle100mila presenze, è stata inaugurata lo scorso 21 febbraio e ha visto anche la presenza in queste settimane di esposizione di molti visitatori d’eccezione. Il grande pittore francese ha cambiato il corso dell'arte del Novecento, imprimendo la sua visione moderna ad ogni genere artistico. E soprattutto la figura e i colori sono stati gli elementi dominanti della sua produzione artistica, contraddistinta da una costante ricerca del nuovo per un’arte in continua evoluzione. Con questa rassegna, curata da Isabelle Monod-Fontaine, già vicedirettrice del Centre Pompidou e studiosa di Matisse riconosciuta in ambito internazionale, la Fondazione Ferrara Arte ha voluto mettere in mostra di Matisse come alchimista del colore e sculture di impressionante talento. Una selezione di opere provenienti da musei e collezioni private di ogni parte del mondo, racconta l'avventura attraverso la quale Matisse, al pari di Picasso, si è ispirato al più classico dei temi, quello della figura, e ne ha sovvertito la rappresentazione tradizionale. Ricca e variegata è la produzione matissiana che viene offerta nelle dodici sale espositive del Palazzo dei Diamanti riservate all’evento artistico dell’anno a Ferrara.

I PEZZI PREGIATI

La mostra offre anche tre pietre miliari del 1909: il bronzo La serpentina, la tela Nudo con sciarpa bianca, provenienti dallo Statens Museum for Kunst di Copenaghen, e la Bagnante del MoMA, opere che costituiscono uno dei più alti raggiungimenti dell’autore. Importantissime anche le opere del dopoguerra che riflettono l'incantesimo della Costa Azzurra e la riscoperta di Ingres e Renoir (Ragazze in giardino, 1919, La Chaux-de-Fonds, Musée des Beaux-Arts). Da segnalare anche il bronzo Grande nudo seduto (1922-29, Philadelphia Museum of Art), in cui la maestosa figura dispiega le sue forme nello spazio, o l'Odalisca con i pantaloni grigi (1926-27, Parigi, Musée de l'Orangerie), in cui appare immersa in un sontuoso mosaico di motivi decorativi. La monumentale Ninfa nella foresta (1935-43, Nizza, Musée Matisse), un capolavoro come Natura morta con donna addormentata (1940, Washington, National Gallery of Art) e magnifici disegni (Nudo disteso, 1938, MoMA; Giovane donna seduta con abito a rete, 1939, Basilea, Fondation Beyeler) incarnano il nuovo cambiamento di rotta. Tantissime comunque le opere che si possono ammirare ai Diamanti.

I PROSSIMI EVENTI

Il programma espositivo di Palazzo dei Diamanti dopo la chiusura di Matisse prosegue all'insegna dei grandi progetti, privilegiando mostre di profilo internazionale con appuntamenti legati alla storia e alla cultura più significativi di Ferrara. Nella primavera 2015 sarà allestita “La rosa de fuego. La Barcellona di Picasso e Gaudí” che si focalizzerà su un momento cruciale della storia dell'arte moderna, il modernismo catalano. Le mostre che seguiranno, “De Chirico a Ferrara, 1915 - 1918. Pittura metafisica e avanguardie europee” e “Orlando furioso. 500 anni”, celebreranno due anniversari fondamentali per la storia artistica e culturale della città. Nel primo caso il centenario della metafisica che ebbe proprio Ferrara come sua culla artistica, mentre l’anno successivo verrà ricordato e il mezzo millennio di vita dell’opera più famosa scritta da Ludovico Ariosto, cantore per eccellenza della corte estense del Cinquecento con opere dei migliori artisti del Rinascimento italiano da Michelangelo a Mantegna.

PALAZZO DIAMANTI

La sede delle mostre di Ferrara Arte è Palazzo Diamanti. Un nome che gli deriva dalla particolarissima forma degli oltre 8.500 blocchi di marmo che compongono il suo bugnato. Il Palazzo dei Diamanti è uno degli edifici rinascimentali più celebri al mondo. Progettato da Biagio Rossetti, il palazzo fu costruito per conto di Sigismondo d'Este, fratello del duca Ercole I d'Este, a partire dal 1493, e costituisce il centro ideale della cosiddetta "Addizione Erculea", vero e proprio raddoppio della città che Rossetti concepì per il duca. Il palazzo fu acquistato dal Comune di Ferrara nel 1832. Al piano terreno sono situati gli spazi adibiti ad importanti esposizioni temporanee, organizzate da Ferrara Arte e dalle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, mentre al primo piano l'edificio ospita la Pinacoteca Nazionale di Ferrara, che conserva una collezione storico-artistica di eccezionale valore.