Nappi: Ferrara non sarà marginale
Osti (Confesercenti): «Bene il sindaco, ma forse Bricoman non ha fatto così bene alla città»
La tirata di Tagliani era contro i “piagnoni” in generale, ma in particolare con quelli che recriminano sulla marginalità di Ferrara. Per il rieletto sindaco il rischio marginalità riguarda i tre quarti dell’Italia e quindi anzichè piangersi addosso - come se Ferrara fosse l’unico territorio derelitto - bisogna reagire con idee, progetti e un minimo di condivisione territoriale. A proposito di sanità Tagliani sostiene che «Cona non è un problema ma sarà la soluzione» e che un ruolo spetta all’Università che deve segnalare «le eccellenze vere» su cui puntare. Il rettore Pasquale Nappi non si sente preso in contropiede nè tira fuori il fazzoletto per asciugarsi inesistenti lacrime: «Sono assolutamente d’accordo con il sindaco. Per quanto riguarda l’Università, con particolare riferimento alla sanità, sono alcuni mesi che è in atto una forte riflessione volta volta individuare, in un contesto ampliato, - quello regionale e non solo - quali sono le eccellenze validate sulla quali contare, Non è infatti immaginabile che ci siano eccellenze in tutte le discipline in ognuna delle sedi universitarie italiane. Nell’ottica delle complementarietà e di una visione d’insieme tutti devono contribuire in modo attivo e responsabile. Questa impostazione - afferma Nappi - la portiamo avanti si in campo sanitario che altrove. Non siamo a zero, abbiamo fatto già molti incontri, anche con i direttori delle due aziende sanitarie e con lo stesso sindaco, per avere una strategia condivisa e plurima con cui affrontare le prossime sfide». Nappi vede i pericoli che portano con sè le città metropolitane (nel nostro caso Bologna) con la loro forza centripeta e fagocitatrice: «Questi rischi si superano con le eccellenze e se ci danno le risorse, o meglio se consentono di utilizzare le risorse che già abbiamo, perché a volte hai i soldima non può spenderli, penso in particolare al reclutamento dei giovani ricercatori».
Il rettore ritiene che l’ateneo ferrarese abbia acquisito una mentalità e un’esperienza idnee; citas le convenzioni conn altri atenei copme Parma, Reggio, Modena che vanno dalla didattica esterna, ai Dipartimenti di Economi a e Architettuta. «Da anni seguiamo questa strada: fare insieme ciò che da soli non possiamo fare. Non è semplice, ma oggi è anacronistico pensare di fare tutto da soli».
Da qualunque causa dipenda «la nostra natura un po’ piagbnona» il momento attuale «ci chiede comunque un cambio di passo». Così la pensa il direttore di Confesercenti Alessandro Osti: «La nostra Associazione non si sente certo chiamata in causa dalle parole del sindaco, crediamo di aver dato modo più volte di sapere affrontare le situazioni difficili ricordo solo l’organizzazione di Arts and Events pochi giorni dopo il sisma. Abbiamo anche colto sfide che ci sono state lanciate dal sindaco, come quella per il problema parcheggi, con la presentazione anche di progetti e investitori, strada che poi l’Amministrazione ha ritenuto evidentemente di non dover perseguire. Ma siamo sempre pronti al confronto. Senz’altro meglio il confronto dello sfogatoio dei blog». Ma a proposito di rischio desertificazione e nuovi progetti, Osti muove un rilievo: « Il rammarico è però che si debba sempre e solo interloquire con le grandi strutture, quelle che vengono in presenza di offerte e condizioni di favore e di privilegio salvo poi vederle far fagotto quando queste finiscono. Lo stesso Bricoman non so se ha fatto del bene al tessuto imprenditoriale o ha alterato equilibri già precari, a fronte dei quali con il suo insediamento altri hanno dovuto chiudere. Mi piacerebbe ogni tanto sentir parlare di ragionamenti aperti con il mondo delle piccole imprese, che rappresentano l’ossatura del nostro tessuto economico e creano oltre il 65% dell’occupazione locale». A questo proposito Osti guarda con fiducia alla Camera di commercio che «nelle associazioni imprenditoriali che la compongono, ha mostrato di essere compatta e di sapersi rinnovare, di aver riconosciuto il giusto ruolo al mondo delle Pmi».(m.p.)