«Odori sospetti in condominio»
Protesta di alcuni residenti di uno stabile Acer al Barco. Carrara: compiuti tutti gli atti per la sicurezza
Alcuni abitanti di un condominio di via Bentivoglio (zona Barco) accusano da diverse settimane disagi fisici. Secondo loro la causa sarebbe da attribuire a “esalazioni odorose” non meglio specificate provenienti, suppongono, dalle bocche dell'areazione presenti all'interno degli appartamenti. «Siamo venuti ad abitare qui in ottobre ed è da marzo che non stiamo più bene - spiegano alcuni condomini - Sentiamo la bocca impastata, abbiamo male alla gola e una costante sensazione di nausea. Nelle ultime settimane poi la situazione è andata aggravandosi tanto è vero che abbiamo chiamato più volte anche i vigili del fuoco».
Tra il 26 e il 29 maggio il comando dei vigili del fuoco di Ferrara è intervenuto ben 5 volte ma le misurazioni effettuate con apposita strumentazione hanno dato sempre esito negativo. Solamente durante il sopralluogo del 27 maggio avrebbe rilevato all'esterno dell'abitazione la presenza (seppur in minima quantità), di una sostanza organica non identificata.
«Negli ultimi giorni la situazione è diventata insostenibile, tanto è vero che - prosegue un residente - sono andato a dormire per diverse notti in albergo perché qui non potevo più resistere».L'odore fastidioso si riscontrerebbe, seguendo le parole degli abitanti, prevalentemente nelle ore notturne.«Io ho un bambino - dice un'altra donna - che da qualche giorno l'ho portato da mia mamma perché qui non si sentiva bene, si svegliava con la nausea. Vogliamo sapere cosa sta succedendo». Il condominio in questione, di recente costruzione, è di competenza dell'Acer e ospita 76 famiglie ma di queste, solo un paio di condomini lamentano il problema. «Secondo me - ipotizza un abitante - hanno costruito i camini troppo bassi e lo scarico anziché disperdersi torna in circolo», ma sono tutte supposizioni. Oltre ai vigili del fuoco, sul posto si sono recati anche Asl, Arpa, Hera e 118. Il direttore di Acer, Diego Carrara, ha spiegato che: «Dopo la prima chiamata e preso atto della situazione abbiamo subito intrattenuto un rapporto con gli organi intervenuti. Abbiamo acquisito i referti delle indagini ma tutti gli esiti sono stati negativi: nulla è stato riscontrato. Inoltre - prosegue - abbiamo incontrato i vari referenti di condominio ma nessuno ha parlato di un simile disagio. Nonostante questo - conclude - abbiamo scelto di incaricare una ditta privata specializzata che svolga tutti i rilievi del caso. Noi per ora abbiamo fatto tutto quello che potevamo e di questo ce ne hanno dato atto anche gli altri condomini. Ora si tratta di aspettare ma non penso sia il caso di creare allarmismi».
Samuele Govoni