La Nuova Ferrara

Ferrara

imputata sparita, udienza rinviata

La vendita on line è una truffa “Bruciate” le due caparre

Il meccanismo della truffa è rodato e il risultato (con una certa probabilità) garantito: annuncio di vendita su un sito internet e richiesta della caparra che resta però nelle tasche del truffatore....

1 MINUTI DI LETTURA





Il meccanismo della truffa è rodato e il risultato (con una certa probabilità) garantito: annuncio di vendita su un sito internet e richiesta della caparra che resta però nelle tasche del truffatore. Il compratore, infatti, riesce a vedere l’auto solo in foto, perchè la compravendita non arriva mai in porto. Il reato è conclamato ma riuscire a rintracciare il responsabile è un’altra faccenda. E se l’autore della truffa risulta irreperibile il processo viene anche sospeso. Come è avvenuto ieri, in tribunale, dove il giudice ha applicato una norma emanata lo scorso aprile che impone il rinvio delle udienze se l’imputato non è rintracciabile. È il caso della milanese Chiara Marangoni, difesa dall’avvocato Eleonora Baldi, che deve rispondere di truffa per aver raggirato due persone interessate all’acquisto di un’auto messa in vendita su un sito di e-commerce. Si trattava di una “Golf” offerta ad un prezzo interessante (poche migliaia di euro). Ai potenziali acquirenti veniva richiesto di versare una caparra di 100 euro su un conto Poste Pay. L’atto è stato compiuto da due cittadini che figurano nel processo come parti lese. Ma per la giustizia raggiungere l’imputata finora si è rivelato impossibile e quindi è scattato il rinvio dell’udienza.