La Nuova Ferrara

Matteo Ricci reagì a una provocazione di Filippo Zambelli quando, il 13 gennaio 2011 lo colpì in faccia con un pugno, provocando una fatale caduta a terra. La Cassazione ha accolto la tesi difensiva e concesso l’attenuante della provocazione nel confermare la condanna a 5 anni e 7 mesi nei confronti di Matteo Ricci. La Corte d’Appello di Bologna aveva infatti ridotto la condanna a 8 anni inflitta in primo grado, e la stessa impostazione ha retto al vaglio del giudizio di diritto della Suprema Corte.

Filippo Zambelli, 38 anni, morì poche ore dopo una violenta lite davanti al circolo Renfe di via Bologna. I contrasti erano cominciati all’interno del locale, ed erano proseguiti fuori quando Zambelli aveva spinto a terra la fidanzata di Ricci. Zambelli era stato poi seguito da Ricci dall’altra parte della strada, insieme a un amico, Mohamad Muath e a un terzo ragazzo mai identificato. Ricci affrontò Filippo e gli sferrò un pugno. Zambelli cadde a terra, picchiando la testa sull’asfalto. Il gruppetto si allontanò, inconsapevole della tragedia