La Nuova Ferrara

Ferrara

Raggiro all’orefice spariscono 57 anelli

di Marcello Pulidori

Copparo, nel bottino anche collane, orecchini e un crocifisso Decisive le indagini dei carabinieri: arrestate 4 persone

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COPPARO. Una macchina che gironzolava per Copparo è bastata ai carabinieri della locale compagnia (di cui è comandante il capitano Fabrizio Gubbiotti) e ai colleghi di Comacchio (con al comando il capitano Luca Nozza) per risalire ad una banda di professionisti che, mercoledì sera, dopo - come detto - aver compiuti diversi giri perlustrativi, ha messo a segno un raggiro ai danni di una orefice di Codigoro, portando via addirittura 57 anelli d’oro.

Nel bottino, tuttavia, ci sono anche 2 collane di valore, 2 paia di orecchini e un crocifisso in oro: anche per questo, come ieri mattina confermavano fonti vicine ai carabinieri, la stima - che potrebbe essere altissima quanto a valore economico - è ancora in corso. Sta di fatto che al termine dell’operazione, gestita con grandissima oculatezza dai militari dell’Arma, 4 persone sono finite in manette. Si tratta di: C.A., 36 anni, giostraio, residente a Padova; M.S., 29 anni, nata e residente a Bologna; A.C., 22 anni, nata nel Reggiano e residente a Parma, ed infine P.A., 28enne, nato nel Reggiano e residente a Bologna. Per tutti l’accusa è quella di furto aggravato.

Una operazione certo non facile, quella portata a termine brillantemente dagli uomini di Gubbiotti e Nozza. Da Copparo, infatti, l’auto con a bordo i malviventi ha fatto tappa in alcune oreficerie del territorio, fino ad arrivare a quella, in cui la vicenda ha poi trovato soluzione e i banditi le manette, di Codigoro. Qui, dandosi il cambio quasi sincronizzato tra l’interno e l’esterno del locale, due dei quattro personaggi erano riusciti a rubare al titolare qualcosa come 57 anelli, 2 collane d’oro, 2 paia di orecchini d’oro e un crocifisso, anche questo in oro. Il titolare ha fornito ai carabinieri una prima stima di circa 3mila euro, che appare tuttavia molto al ribasso rispetto a quelle che parrebbero essere le vere perdite. Sta comunque di fatto che i carabinieri, dopo mirati servizi, sono entrati in azione arrivando proprio dentro l’oreficeria. A questo punto è partita una doppia perquisizione: prima personale, poi all’auto dei banditi dove sono stati rinvenuti gli oggetti facenti parte della refurtiva. Gli arrestati, dopo le formalità di legge, sono stati trattenuti dai carabinieri nelle camere di sicurezza della caserma: appena possibili i 4 individui saranno trasferiti al tribunale di Ferrara per il rito direttissimo.

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