La Nuova Ferrara

Ferrara

Il parroco non vuole il gonfalone in corteo

Porto Garibaldi, incidente diplomatico tra chiesa e rappresentanti del Comune Intanto alcuni genitori lamentano: i nostri figli lasciati senza colazione

2 MINUTI DI LETTURA





PORTO GARIBALDI. La Festa della Madonna del mare è un appuntamento religioso molto sentito a Porto Garibaldi, che ricorre ogni anno la prima domenica di giugno con la processione dedicata alla Vergine Maria, che dal centro del paese si trasferisce lungo il portocanale. Domenica scorsa si è rischiato l’incidente diplomatico, quando il parroco di Porto Garibaldi, don Piergiorgio, mentre dal sagrato della chiesa si stava formando il corteo con in testa il gonfalone comunale scortato da due agenti in alta uniforme, ha disposto che l’emblema del Comune restasse appoggiato in chiesa. Alcuni cittadini presenti non hanno potuto fare altro che assistere increduli alla scena, mentre una delle vigilesse in alta uniforme, in maniera impeccabile, cercava di spiegare al parroco che si dava seguito ad un ordine di servizio impartito e che non poteva aver luogo la presenza degli agenti municipali in alta uniforme senza il vessillo comunale, la cui presenza è prevista per regolamento in tutte le feste patronali del territorio. Data l’inamovibilità del parroco, le vigilesse dopo un rapido consulto con il comandante Claps e con il sindaco Fabbri, presente con la fascia tricolore, hanno comunque proceduto a scortare il gonfalone comunale in testa al corteo. Ma le polemiche vanno anche in ltra direzione alcuni genitori lamentano un altro episodio, riferito ad una sorta di “punizione” collettiva che avrebbero subito i bimbi che per fare un fioretto alla Madonna si recavano a messa tutte le mattine, prima di andare a scuola. «Dopo la messa, una mattina – riferisce una mamma – Don Piergiorgio ha mandato tutti a scuola senza colazione, perché due di loro si erano dati degli spintoni. Dio ci insegna il perdono, non è un bell’esempio. A digiuno non riuscivano neppure a stare attenti a scuola».