Per l’abbinamento il Sangiovese oltre al Lambrusco
Capitolo particolarmente problematico ma appassionante, l’abbinamento del cibo da strada ‘italian style’ con le bevande. Per andare sul sicuro, che si tratti di panino o piadina (già tra loro, c’è da...
Capitolo particolarmente problematico ma appassionante, l’abbinamento del cibo da strada ‘italian style’ con le bevande. Per andare sul sicuro, che si tratti di panino o piadina (già tra loro, c’è da dirlo, organoletticamente e gustativamente diversissimi) le bollicine, vino o birra che siano, sarebbero sempre molto indicate. Ma noi vogliamo rischiare, anche l’impopolarità, quindi non affermeremo che un Lambrusco del Modenese o del Reggiano, quello fresco, con una schiuma delicata e dagli aromi di sottobosco, ma dei più fruttati, fragole, lamponi, ribes, sia adattissimo ad ogni ‘panino’. Negheremmo anche sotto tortura di avere fornito questa informazione. Quindi ci sposteremo sul Sangiovese delle nostre parti, che in alcune interpretazioni, esclusivamente romagnole, non è affatto il lontano parente di quello che, vinificato nella vecchia Tuscania, fa da base ad alcune delle bottiglie più giustamente celebrate al mondo. Quello giovane, quindi non in versione Superiore, morbido e rotondo di tannini, con al massimo due anni di invecchiamento, è a nostro avviso l’apparentamento migliore per gustarsi, condensata in aromi, profumi e gusti, l’essenza della nostra meravigliosa e variegata terra. (r.c.)