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«Tra il Pos e le Tasi è sempre più dura per le imprese»

L’introduzione del Pos per pagamenti di importo superiore ai 30 euro, allarma non poco il direttore provinciale della Cna, Corradino Merli: «Nonostante ripetute richieste di rinvio e comunque di...

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L’introduzione del Pos per pagamenti di importo superiore ai 30 euro, allarma non poco il direttore provinciale della Cna, Corradino Merli: «Nonostante ripetute richieste di rinvio e comunque di modifica del provvedimento, il prossimo 30 giugno imprese e professionisti saranno tenuti ad utilizzare la moneta elettronica nella vendita di prodotti e nelle prestazioni di servizi, per importi oltre i 30 euro. Un provvedimento che, come hanno avuto modo di sottolineare la nostra Associazione e la stessa Rete Imprese Italia, comporterà nuovi oneri per le imprese, tra i quali le spese di attivazione del Pos, ulteriori costi fissi di gestione, per non parlare delle commissioni relative ad ogni transazione finanziaria».

A tutto ciò - dice Merli - si aggiungono «le recenti vicende della Tasi, che si sta rivelando di entità analoga, se non addirittura superiore all’Imu. Le imprese debbono poter contare su un quadro di certezze, che l’attuale applicazione della Tasi certamente non garantisce. Oltre al fatto che, a seconda del Comune di residenza, queste dovranno effettuare il pagamento della Tasi adesso, o a ottobre, in base al criterio della tempestività o meno della rispettiva Amministrazione locale a deliberare gli indici di applicazione della nuova tassa sugli immobili, creando disparità tra impresa e impresa».