Truffò anziano fingendosi impiegata delle poste
Condannata la donna che con un raggiro derubò un 70enne di soldi e tessera Bancoposta
Truffe e raggiri agli anziani sono ormai all’ordine del giorno: capita di rado, però, di riuscire ad individuare, processare e condannare l’autore (o l’autrice) di queste truffe. Ieri in tribunale si è concluso il processo a carico di Adriana Celesti , che abita nel campo nomadi a Ferrara, accusata appunto di essersi introdotta in casa di un anziano a Tresigallo e avergli rubato 350 euro in contanti e la tessera BancoPosta con il codice pin. Per questa accusa la donna ieri è stata condannata dal giudice Luca Marini alla pena di 1 anno e 6 mesi di reclusione (il pm Di Benedetto aveva chiesto 1 anno e 4 mesi) mentre il legale della donna ha sostenuto che no vi fosse assolutamente la prova che la Celesti fosse l’autrice della presunto ammanco. Agli atti, secondo la difesa vi era solo la parola dell’anziano che si era detto truffato, e il riconoscimento fotografico, tra tante altre foto, della Celesti. Il difensore della donna, l’avvocato Michele Ravenna, pertanto aveva chiesto ieri al giudice un confronto in aula tra la vittima e l’imputata, richiesta non accolta e quindi poco dopo la sentenza, di condanna. I fatti secondo l’accusa si svolsero l’8 novembre 2011, a Tresigallo, quando venne derubato un pensionato di 68 anni. La donna si presentò come finta impiegata delle poste, che doveva controllare il denaro che aveva in casa, e che doveva fare controlli sugli arretrati sul suo conto corrente postale. Secondo la ricostruzione, l'autrice dell'inganno non solo sapeva quale era l'ufficio postale dove il pensionato aveva il conto, ma conosceva anche il nome dell'impiegata cui lui si rivolgeva. Per questo motivo, quella mattina il pensionato si fidò della donna che disse di essere una collega dell'impiegata, incaricata di controllare le banconote che l'uomo aveva in casa e di accreditargli gli arretrati che gli spettavano. «Mi sono fidato, a son stà imbalzà» aveva detto la vittima, derubato di 350 euro in contanti e altri 400 prelevati con la tessera di BancoPosta