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Chiuso il ponte, ora si attendono i lavori

di Marcello Pulidori
Chiuso il ponte, ora si attendono i lavori

Massenzatica, il 18 marzo lo schianto che provocò 4 morti. Potrà riaprire solo dopo gli interventi di messa in sicurezza

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MASSENZATICA. Dunque il ponte che in tanti hanno definito il ponte della morte, Ponte Trapella, a Massenzatica, è chiuso al traffico da martedì scorso. Il viadotto, teatro del tremendo schianto in cui il 18 marzo scorso persero la vita 4 giovani, è troppo pericoloso. Si tratta dell’ultima puntata - in attesa delle altre - dell’inchiesta giudiziaria sullo stesso ponte della morte, nel tratto in cui si è consumata la tragedia costata la vita ai 4 ragazzi finiti con l'auto nel canale sottostante, e qui annegati. Ieri mattina, raggiunto al telefono, anche il neo sindaco Gianni Padovani ha confermato la notizia. A sollecitarne la chiusura era stato il perito dell'inchiesta, l'ingegnere Alberto Vallini, che aveva segnalato alla procura di Ferrara il pericolo incombente, visto che - essendo sotto sequestro e non potendo fare interventi di protezione - nel tratto del ponte non è possibile garantire sicurezza della strada e l’incolumità di chi la percorre. La procura della Repubblica ha così segnalato il fatto al Comune di Mesola e alla Provincia (i due enti sotto inchiesta), enti che, per il tratto di propria competenza, hanno emesso nei giorni scorsi una ordinanza di chiusura. Atti poi trasmessi per conoscenza alla Prefettura. I periti, durante il sopralluogo in cui sono state eseguite le misurazioni necessarie per eseguire le perizie cinematiche e strutturali, hanno ravvisato l'opportunità di chiudere il tratto di strada attorno e sul ponte: da qui la chiusura del traffico sul Ponte Trapella che sovrasta il Canal Bianco, almeno fino alla conclusione delle perizie e dell'intervento che verrà eseguito su parapetti e protezioni. Nella stessa ordinanza del Comune di Mesola si legge difatti testualmente che la chiusura al traffico sarà vigente «fino all’accertamento della sicurezza del Ponte Trapella sia sotto il profilo statico, sia per quanto attiene alla sua viabilità». Da Ponte Trapella, dunque, non si passa, e non si passerà per un po’ di tempo. Chiaramente gli uffici degli enti interessati hanno già studiato una viabilità alternativa, che ovviamente taglia fuori ed esclude il ponte interdetto al traffico: alcuni chilometri in più da percorrere per gli utenti della strada, ma misura assolutamente necessaria per rendere possibili i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza del ponte. Ponte che divenne tristemente famoso la sera del 18 marzo scorso a seguito del tragico incidente stradale in cui persero la vita Matteo Carli, 29 anni; le due amiche romene Nicoleta Carunto, 20 anni, e Liliana Dragnescu, 31, e l’altro amico Stefano Bertaglia, 30 anni, quest’ultimo di Ariano Polesine, nel Rodigino. Uno schianto tremendo, pauroso, che non lasciò scampo ai 4 malcapitati ragazzi, che morirono dentro all’auto finita nel canale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA