La spesa a km zero ha conquistato due milioni di emiliani
I dati diffusi alla Giornata mondiale dell’Ambiente Gulinelli (Coldiretti): «Il governo sostenga questo modello»
Due milioni di consumatori dell’Emilia Romagna nel 2013 hanno fatto la spesa dal contadino nelle fattorie o nei mercati degli agricoltori, con un aumento del 23% rispetto all’anno precedente e un fatturato regionale della spesa a chilometri zero stimato in circa 400 milioni di euro. È quanto emerge dal dossier “Lavorare e vivere green in Italia” elaborato in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente proclamata dall’Onu e presentato a Firenze, dove sono giunti diecimila coltivatori insieme al presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e ai ministri dell’ambiente Gian Luca Galletti e dell’agricoltura Maurizio Martina. «L’aumento degli acquisti direttamente dal produttore - commenta Coldiretti Emilia Romagna – risulta in controtendenza rispetto al resto dei consumi e sono sempre di più i cittadini che mettono nel carrello prodotti locali a chilometri zero, che non devono percorrere lunghe distanze con mezzi di trasporto inquinanti, cibi biologici e specialità a denominazione di origine che conservano la biodiversità sul territorio nazionale».
«I mercati degli agricoltori stanno creando nuove economie e nuova occupazione rappresentando nel contempo un formidabile strumento di coesione sociale ed educazione alimentare, perché ricreano un legame profondo tra consumatore e produttore - afferma il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello - oltre all’ottimo rapporto prezzo/qualità il segreto del successo sta nella sincera volontà di un numero crescente di cittadini di aiutare con i propri atti di acquisto il lavoro e di comportarsi in modo sostenibile».
A fare la parte del leone negli acquisti green degli emiliano romagnoli sono senza dubbio i prodotti a denominazione di origine e a indicazione geografica (Dop/Igp). «Questo è uno dei tanti aspetti della nuova agricoltura - sottolinea Sergio Gulinelli, presidente di Coldiretti Ferrara - altrettanto importante è evidenziare la necessità di porre in atto tutto quanto è possibile per consentire alle imprese di poter realizzare un reddito dignitoso e poter continuare la propria attività, investire e costruire un futuro con migliori prospettive. Sapendo di poter contare sull’appoggio dei cittadini e dei consumatori su alcuni elementi cruciali: la trasparenza, la conoscenza dell’origine dei prodotti, il no agli Ogm, una maggiore presenza diretta dei produttori agricoli nei mercati e nei punti vendita. Abbiamo bisogno di un supporto deciso del Governo sia in sede nazionale che in Europa, abbiamo necessità di continuare a controllare la qualità e il rispetto delle norme da parte di tutte le aziende senza che ciò diventi vessazione e inutile dispendio di risorse, dobbiamo riuscire a sfruttare nel modo migliore le risorse che l’Europa con la nuova Pac ci mette a disposizione e che il recente accordo Stato-Regioni ci ha consegnato con misure di applicazione nazionali che ci trovano concordi e che ridurranno le pure rendite di posizione, siamo soddisfatti dell’impegno del ministero dell’Ambiente nell’essere non controparte ma supporto per un nuovo modello di sviluppo».
Andrea Tebaldi