Ritrovato senza vita anziano scomparso
L’86enne Giovanni Bigoni non dava notizie da venerdì pomeriggio, ieri il suo corpo è stato rinvenuto in un macero
CONSANDOLO. È finita nel peggiore dei modi la ricerca da parte delle forze dell’ordine di Giovanni Bigoni, 86enne di Consandolo che non dava più notizie di sé dalle 17.30 del pomeriggio di venerdì. Il primo a denunciarne l’assenza è stato il figlio unico Roberto, residente ad Argenta. Non trovandolo nella sua abitazione di via Donatori di sangue 16 ha subito lanciato l’allarme ed i primi a trovarlo sono stati i vigili del fuoco ieri mattina, in un macero a 500 metri di distanza dalla casa.
Giovanni Bigoni, 86enne (era nato nel luglio del 1928, vedovo da 18 anni) di Consandolo, era ancora autosufficiente, nonostante qualche piccolo problema (inevitabile data l’età) negli ultimi mesi. Venerdì attorno alle 17.30 è uscito per il tradizionale giro in bicicletta, ma non ha più fatto ritorno a casa. Carabinieri e vigili del fuoco del territorio hanno iniziato immediatamente le ricerche, continuate anche nella notte e proseguite nella mattinata di ieri assieme alla polizia provinciale. Ma proprio ieri mattina ecco arrivare la segnalazione di alcune persone che hanno visto una bicicletta incustodita vicino ad un macero in via Casino, sempre a Consandolo, a mezzo chilometro da via Donatori di sangue. Le forze dell’ordine sono subito accorse e hanno trovato l’anziano al suolo all’interno del macero, girato di spalle, ormai deceduto. Ancora da capire le cause della morte, forse l’anziano una volta sceso dalla bicicletta ha voluto effettuare una passeggiata e per colpa di un malore (magari a causa della temperatura di venerdì, una delle prime giornate calde del 2014) è caduto e non potendo avvisare nessuno è deceduto. Non è ovviamente da escludere l’ipotesi del suicidio, considerando anche il luogo dove si è consumata la tragedia, ma ai familiari non aveva lanciato alcun segnale in tal senso. «Ultimamente non stava molto bene - dice il figlio Roberto -, per questo lo andavo a trovare o gli telefonavo spesso, ma non mi sembrava triste. Ieri non ricevendo notizie ho pensato subito al peggio. Ne approfitto per ringraziare tutte le forze dell’ordine locali e la centrale operativa del 118, non tanto per aver ritrovato il corpo, quanto per la disponibilità e gentilezza che mi hanno mostrato durante le ore dellla ricerca».
Giovanni Bigoni è morto in quella campagna che aveva tanto amato e nella quale aveva lavorato per tutta una vita, se si esclude un breve periodo di manovalanza. I funerali saranno fissati dopo l’autopsia.
©RIPRODUZIONE RISERVATA