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«In bici contro le auto per simulare l’incidente»

«In bici contro le auto per simulare l’incidente»

L’obiettivo è contrattare sui danni. Chiesti 200 euro per gli occhiali rotti L’allarme-truffa lanciato su Facebook: sotto tiro l’incrocio Cattaneo-Recchi

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C’è chi non si è accorto di nulla, altri invece ne parlano nei negozi della zona lamentando un episodio sgradevole e preocupante che si è verificato in questi giorni a danno dei componenti di una stessa famiglia nel giro di mezz’ora . All’incorcio tra via Recchi e via Cattaneo c’è uno stop che impone alle auto che transitano di fermarsi per verificare se possono proseguire. È proprio in quei pochi istanti di sosta che qualcuno, appostato nei pressi, a bordo di una bicicletta, parte a tutta velocità per buttarsi sotto l’automobile allo scopo di causare un “falso” incidente per poi contrattare i danni in modo da spillare un po’ di soldi al conducente della vettura.

Qualcuno sembra stesse pagando 200 euro per gli occhiali che si erano “rotti” al ciclista durante la caduta; a salvarlo dall’incauto pagamento è stato un cittadino che aveva visto la dinamica dell’incidente e aveva compreso che si trattava di una truffa. Altre persone hanno segnalato che la stessa tecnica è stata utilizzata in un’altra parte della città, precisamente in via Modena davanti a Better. Tramite Facebook si stanno divulgando notizie e impressioni per mettere in guardia da simili tentativi di truffa.

In Via Recchi comunque proprio nei pressi dell’incrocio ci sono due esercizi commerciali: il Pulisech che è esattamente di fronte all’incrocio e una rosticceria vegana, ma nessuno dei due esercenti si è mai accorto di qualcosa. «Quello che invece si verifica ogni giorno – hanno dichiarato entrambi – è la ricerca nei bidoni della spazzatura, da parte di alcune persone, di cibo».

Altri cittadini che non vogliono farsi identificare in alcun modo, hanno invece saputo che questi episodi sono purtroppo veri. Segnalano anche che in via Cattaneo risiedono persone dai comportamenti poco affidabili e chiedono che le forze dell’ordine vigilino maggiormente in questa zona definita a rischio. (mar.go)