«Nel 2014 dovrebbe esserci il metano»
Alcune testimonianze fra le tante persone presenti sul luogo Altri commercianti protestano: siamo costretti a usare il gpl
POMPOSA. «Ero lì, vicino al chiosco quando ho visto le fiamme, sentito lo scoppio, un urlo e poi sono usciti dalla cucina la donna che gestisce il bar e suo figlio che si trovava con lei dietro il bancone. In pochi attimi si è scatenato il panico, sono intervenuto aiutando le persone e chiamando i soccorsi».
A parlare è Valerino Savini, carabiniere libero dal servizio che era a Pomposa con la famiglia per la rievocazione storica. Savini come altri ha assistito a quella che poteva trasformarsi in una vera e propria tragedia per l’incendio e poi l’esplosione nel chiosco gestito da diverso tempo dalla 59enne Marilena Trombini, residente a Gorino.
«Stavamo aspettando di essere serviti per il pranzo - racconta uno dei componenti dell’Associazione Pomposa Eventi -, nello stand della Pro Loco, erano passate da poco le 13 quando abbiamo sentito uno scoppio. Inizialmente si è pensato a un incidente nella vicina strada Giralda, poi abbiamo visto levarsi un fumo nero dalla zona dei chioschi e abbiamo capito che era qualcosa di diverso e grave».
«Prima ho visto le fiamme uscire da un parete laterale del chiosco - racconta la titolare di un altro locale dell’area commerciale -, poi ho sentito Marilena urlare, si è udito un sibilo forte e subito dopo l’esplosione. Ho immaginato si fosse trattata di una bombola a gpl utilizzati dai chioschi con licenza di bar e snack. Poi è stato il panico, fiamme e fumo si sono levati altissimi, il tutto in pochi secondi. Poteva essere una tragedia».
«Siamo nel 2014 e ancora dobbiamo utilizzare le bombole a gpl, quando a pochi metri da qui passa la rete del metano - protesta la titolare dell’altro chiosco bar a Pomposa -; non ci fanno mettere il bombolone perché siamo vicini alla strada e non ci allacciano alla rete del metano: abbiamo chiesto varie volte, ma le risposte sono sempre state negative». (m.r.b.)