«Il palco è una grande medicina»
Stasera al Teatro Abbado c’è “A dream of passion” con gli attori dei vari corsi
Questa sera alle 21 il Teatro Comunale Abbado di Ferrara ospiterà “A dream of passion. Un sogno di passione”, serata dedicata ai corsi di teatro della nostra città. Sul palco saliranno tre diverse realtà: “Foné scuola di Teatro”, diretta da Massimo Malucelli, “Officina teatrale A-ctuar” diretta da Carlos Branca e il laboratorio teatrale di Ferrara Off diretto da Roberta Pazi. «E’ il terzo anno che presentiamo questa rassegna e penso che sia un’ottima occasione per vedere cosa succede in città», ha introdotto Marino Pedroni, direttore artistico del Comunale. «Il teatro è una grande medicina perché – afferma l’attore Fabio Mangolini – è un’arte viva, fatta dalle persone e per le persone. “Crisi del teatro”, questa è un’affermazione che sento da sempre eppure si è sempre proseguito e questo per il semplice fatto che il teatro crea comunità». Malucelli presenterà “L’importanza di chiamarsi Ernesto”, mentre Branca porterà sul palco “L’inferno di Don Giovanni”, seguito da “Rimani” della Pazi. «Il teatro ci dà la forza per resistere alle difficoltà quotidiane: invece di farci venire la depressione andiamo in teatro a vedere una commedia, è molto meglio no? Quando cominciai a fare corsi nel Novanta – spiega Malucelli – eravamo in pochissimi ma da allora le cose sono molto cambiate. Il Teatro Comunale funge da raccordo tra la scena e ciò che accade fuori».
Le piéce saranno un mix di concetti, visioni e rivisitazioni. Non verranno trasposti sulla scena i classici così come li si conoscono. Quello che si vedrà sarà il risultato di un lavoro fatto di ricerca e innovazione, portato avanti senza perdere di vista il rapporto umano delle donne e degli uomini presenti sulla scena. Da un Ernesto serio ma proprio per questo estremamente divertente, a un Don Giovanni che lotta con i suoi demoni nel girone dei lussuriosi all’inferno, passando per le dinamiche più intime del rapporto di coppia, si potrà assistere a tre diversi spettacoli e alle differenti modalità di lavoro. L’ingresso è gratuito e aperto alla cittadinanza.
Samuele Govoni