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In pullman da Fiumicino altri diciotto rifugiati

In pullman da Fiumicino altri diciotto rifugiati

Vengono dal Mali, dalla Somalia e dal Gambia: sono ospitati all’ostello cittadino

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Hanno viaggiato tutta la notte su un pullman che dall’aeroporto di Fiumicino li ha portati fino a Ferrara. Ieri all’alba un contingente di 18 rifugiati ha raggiunto la città dopo aver attraversato un’odissea ben più lunga e complicata per lasciare i loro Paesi di origine. Vengono dal Mali, dalla Somalia e dal Gambia, e hanno pagato un “biglietto” tra i 1.500 e i 2.000 euro per riuscire a scappare da situazioni di pericolo e miseria e tentare di ricominciare una nuova vita.

Per accompagnarli a destinazione domenica sono scesi a Roma alcuni operatori della questura, un mediatore culturale e Fabrizio Samaritani dell’Asp, l’azienda servizi alla persona. A Fiumicino i rifugiati sono stati assegnati a quattro province, oltre al Ferrarese anche Forlì, Ravenna e Bologna. I 18 rifugiati destinati a Ferrara al loro arrivo sono stati subito presi in carico dalla rete di accoglienza coordinata dalla Prefettura e sottoposti alla prassi messa a punto fin dai primi arrivi dalla Libia, nel 2011. La prima tappa è stata la Caritas di via Brasavola, dove sono stati sottoposti agli accertamenti medico sanitari. Poi, come spiega l’assessore comunale ai Servizi sociali Chiara Sapigni, sono stati accompagnati all’ostello cittadino, in attesa di verificare le disponibilità delle strutture di accoglienza del Ferrarese. Con l’arrivo di questo ultimo contingente sale infatti a 138 il numero di rifugiati accolti nella nostra provincia dall’inizio dell’anno, con l’ondata di nuovi sbarchi successiva all’emergenza del 2011.

Risale al marzo scorso infatti l’arrivo del primo gruppo di quaranta persone scappate da vari paesi africani, come Mali, Senegal, Ghana, Gambia e Nigeria. Da allora a cadenza mensile ci sono stati altri tre arrivi. A metà aprile era stata la volta di altri 50 rifugiati, tra cui anche persone in fuga dallo Yemen e dall’India, a cui sono seguiti a maggio altri due sbarchi rispettivamente di 20 e 10 persone. In tutti i casi, anche l’ultimo, i gruppi sono formati da uomini di età media attorno ai trent’anni. Alcuni hanno lasciato subito l’Italia in cerca di fortuna nel Nord Europa.