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«Al centro prelievi come in un pollaio»

«Al centro prelievi come in un pollaio»

Tanti utenti e poco spazio nelle sede di via Cassoli. L’azienda ha programmato entro novembre il trasloco all’ex S. Anna

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Lo smistamento dell’utenza è organizzato su due file, il servizio veloce. Nel giro di mezz’ora si può rientrare a casa dopo aver consegnato al personale dell’Asl il flacone con l’urina e riempito le provette per gli esami del sangue. Centinaia di contenitori destinati al laboratorio analisi. Ogni giorno. Nel centro prelievi di via Cassoli si fanno due code: una per la reception e una per l’accesso all’ambulatorio. Se non fosse per lo spazio, tutt’altro che adeguato al flusso quotidiano, nessuno si lamenterebbe. Invece....«Sembra di stare in un pollaio», sbotta un’anziana stanca di aspettare in piedi.

Il percorso è obbligato, ogni cittadino in attesa della prestazione ieri mattina alle 8 aveva meno di un metro quadrato a disposizione. In coda giovani, persone di mezza età e molti anziani, alcuni accompagnati. Chi non conosce ancora il numero dell’ambulatorio a cui è stato assegnato può sedersi, se riesce a trovare una sedia libera accostata alla parete. Tutti gli altri, dopo essere stati chiamati allo sportello, devono girarsi ed entrare nella fila che scorre in senso contrario, in attesa di presentarsi davanti ad uno degli operatori addetti al prelievo. Il servizio è rapido e organizzato, non si perde tempo. Ieri i prenotati erano 300 (ma se ne sono presentati 330) ai quali si sono aggiunti 110 ingressi per pronte accettazioni, tra cui 46 urgenze. Servirebbe almeno il doppio dello spazio, nella sala che si imbocca dall’androne di via Cassoli, per evitare si stare appiccicati l’uno all’altro.

Chi si lamenta di essere trattato come un pollo in batteria un po’ di ragione ce l’ha (e non solo un po’, soprattutto se è una persona anziana e con problemi di salute). Sandro Guerra, direttore del dipartimento Asl Centro Nord, non cade dalle nuvole. Nell’ora e 40 minuti di apertura del centro prelievi, dalle 7 alle 8.40, «l’utenza viene convocata per scaglioni - ricorda - ognuno ha il suo e se tutti rispettassero l’ora che viene indicata sul foglio della prenotazione forse si potrebbero evitare i picchi di flusso e la conseguente ressa. Per vari motivi l’orario consigliato viene disatteso e allora può generarsi un problema, anche perché il consumo di esami da laboratorio è in crescita e i dati del 2013 lo confermano».

La via d’uscita si chiama “Casa della Salute”, il centro sanitario che si sta insediando a tappe nell’anello storico dell’ex S. Anna. «Entro luglio trasferiremo in corso Giovecca l’Assistenza domiciliare integrata, il servizio Salute anziani, il servizio protesi e l’Unità di valutazione geriatrica - annuncia Guerra - Per il Centro prelievi e il Cup (entrambi ospitati nella sede Asl) servirà più tempo: i lavori sono più impegnativi, si dovrà svolgere una gara d’appalto. Il trasloco è stato programmato per ottobre-novembre, entro fine anno tutto il dipartimento Cure primarie sarà all’ex S. Anna».

Gioele Caccia