Curare il dolore con l’agopuntura
La Regione ha introdotto la nuova possibilità per alcune patologie
Il servizio sanitario regionale apre una porta sulle medicine non convenzionali. L’agopuntura infatti potrà essere erogata per il trattamento del dolore ricorrente o cronico muscolo-scheletrico lombare, con o senza sciatalgia, per la profilassi della cefalea muscolo-tensiva e per la profilassi della cefalea emicranica, come è stato stabilito dalla giunta regionale con la delibera 741/2014.
Per quanto riguarda la modalità operative di erogazione, «saranno le aziende sanitarie e gli enti del Servizio sanitario regionale - spiega l’Emilia Romagna - a individuare le strutture pubbliche o private accreditate che eserciteranno l’attività di agopuntura». Le prestazioni potranno essere esercitate «esclusivamente da professionisti, prioritariamente dipendenti aziendali o convenzionati, iscritti negli appositi elenchi dei professionisti istituiti presso gli ordini professionali provinciali dei medici chirurgici e odontoiatrici».
Un risultato per certi aspetti imprevisto (tra medicina convenzionale e non convenzionale non sempre i rapporti sono stati improntati al dialogo e al ‘rispetto’, inteso in senso scientifico) al quale si è giunti, spiega la Regione, «dopo un lungo lavoro condotto dall’Osservatorio delle medicine non convenzionali (Omncer) istituito dall’ente dal 2004 per valutare l'efficacia delle tecniche offerte dalle medicine non convenzionali e la possibilità di una loro integrazione nel Servizio sanitario regionale». L’Osservatorio, la cui composizione è stata ridefinita, «rimarrà in carica fino al 30 giugno 2016».
La Regione ha inoltre istituito un gruppo tecnico-scientifico a cui parteciperanno professionisti esperti del settore come supporto all’attività dell’Osservatorio per la valutazione delle prove di efficacia e del monitoraggio delle attività in corso.