Gestire l’emergenza sisma garantendo scuole sicure
Un convegno per fare il punto della situazione a due anni dal terremoto Alla Sala Estense spiegato il lavoro dei tecnici in strutture dai nidi all’università
Nei giorni immediatamente successivi a quelli delle scosse di terremoto del maggio 2012, tra le principali emergenze cui fare fronte c'è stato quello di garantire scuole sicure per gli studenti. Il percorso finalizzato al raggiungimento di questo obiettivo è stato rievocato ieri nel corso di un convegno tenuto alla Sala Estense, intitolato appunto “Imparare a gestire l'emergenza: l'esperienza delle scuole”. Tra i relatori c'era anche Manuela Manenti, che per conto del commissario straordinario Vasco Errani ha seguito, in qualità di responsabile unico del procedimento, la ricostruzione degli edifici scolastici. «La riduzione dei tempi - ha spiegato - è stata possibile grazie alle deroghe, che tuttavia non hanno minato i capitoli della sicurezza e della trasparenza. Sulla base di una grande sinergia con gli enti locali, siamo riusciti a realizzare scuole a norma e di qualità». Un lavoro sicuramente complesso per la Manenti, reduce da esperienze anche all'Aquila. «Sono stata chiamata “dobermann” e “ingegnere di ferro”, non ho mai prestato il fianco né alle imprese che chiedevano varianti ai progetti né agli insegnanti che spingevano per spostare qualche parete o finestra».
Il convegno inoltre ha presentato i risultati di una ricerca realizzata negli ultimi due anni dal Comando Vigili del Fuoco di Ferrara e dal Laboratorio TekneHub del Tecnopolo dell'ateneo. Sono state studiate diciotto scuole, tre per ogni ordine e grado (dagli asili nido all'università), svolgendo incontri con gli operatori e gli insegnanti (prima e dopo l'elaborazione dei dati) ed analizzando oltre 1.300 questionari. I questionari sono stati compilati sia dagli studenti sia dagli operatori della scuola, analizzando in modo parallelo e attraverso più di cinquanta domande, i loro comportamenti e conoscenze alla data del 29 maggio, cioè al momento di affrontare e gestire l'emergenza del sisma. Il confronto continuo con gli educatori, i tecnici degli enti partecipanti e i tanti esperti esterni, ha permesso di individuare non solo criticità da risolvere ma anche parametri tecnici utili per lo sviluppo di un Piano di emergenza efficiente, oltre a tante buone pratiche che le scuole e gli enti locali hanno adottato sia prima che durante e dopo il sisma.
Fabio Terminali