La Nuova Ferrara

Ferrara

Scoppio, proseguono le indagini

Scoppio, proseguono le indagini

Pomposa, forze dell’ordine al lavoro. Sarà poi la procura a intervenire per eventuali responsabilità

2 MINUTI DI LETTURA





POMPOSA. Il boato, il fumo e le grida d’aiuto resteranno impresse nella memoria di quanti domenica scorsa si trovavano a Pomposa per quella che sarebbe dovuta essere una giornata di svago e durante la quale si è invece sfiorata la tragedia. Secondo una prima ricostruzione ci sarebbe stata una perdita di gas dalla bombola all’interno del chiosco che vedeva panini e piadine. Quindi la scintilla partita molto probabilmente dal frigorifero e lo scoppio, sordo e forte seguito dalle fiamme e dal fumo nero. Tre persone ustionate, di cui una, un 34enne, Emanuele Ardizzoni in gravi condizioni, ancora ricoverato all’ospedale Bufalini di Cesena con il 40% circa di ustioni sul corpo, due chioschi completamente distrutti e uno gravemente danneggiato. Le forze dell’ordine stanno ancora procedendo con tutte le indagini del caso ed una volta portati a termine i dovuti accertamenti, sarà la Procura a procedere. Ci potrebbero essere anche delle persone indagate, dunque, ma al momento tutto sembra in regola e pare si tratti di un incidente ma ogni pista resta aperta e al vaglio degli inquirenti.

Intanto in molti, però, si chiedono se ed in che modo si sarebbe potuto evitare e il dito viene puntato sull’uso delle bombole a gpl nei chioschi tanto fissi quanto mobili. In realtà le bombole sono strumento più che sicuro, l’importante è fare la giusta manutenzione e soprattutto rivolgersi sempre al personale competente. Mai trasportare quelle “di scorta” senza le dovute precauzioni (e il conseguente “patentino” che autorizza chi ha fatto apposito corso a maneggiare e stesse) e soprattutto mai cercare di sostituirle: l’operazione, per quanto possa sembrare semplice, è estremamente pericolosa.