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Adele in punta di piedi ha conquistato l’Austria

Adele in punta di piedi ha conquistato l’Austria

La 18enne Fiocchi si è diplomata alla Scala e ora andrà al Teatro dell’Opera «Sto coronando il mio sogno, ma quanto è dura stare lontano dai miei genitori»

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Adele Fiocchi aveva poco più di 10 anni quando la sua insegnante di danza, Luisa Tagliani, ne riconobbe le potenzialità. A 11 propose alla famiglia di accompagnarla a Milano per l’audizione all’Accademia di danza del Teatro alla Scala ma se ne fece nulla. La ragazza continuò però ad allenarsi, a migliorare, e due anni dopo si presentò all’esame, lo superò ed entrò in Accademia, direttamente al terzo corso. Lo scorso sabato la giovane ferrarese, oggi 18enne, ha concluso gli studi diplomandosi con 30 e lode e a fine estate partirà per Vienna, dove ha firmato il contratto di un anno col Teatro dell’Opera. Abbiamo invitato Adele in redazione per un’intervista: «Quante soddisfazioni, ma che fatica combattere la nostalgia di casa».

Quando hai cominciato a ballare?

«Avevo 9 anni. Dopo un breve periodo di ginnastica artistica sono passata alla danza. Le mie insegnanti hanno detto che ero portata e quindi, visto che a me piaceva moltissimo, mi sono data da fare. Dopo un paio d'anni di scuola Luisa propose alla mia famiglia e a me di andare a Milano ma tutto rimase nel cassetto. A tredici anni però, tornata da lezione, dissi ai miei genitori che volevo provare l’ingresso all’Accademia. Superai la prima audizione, il mese di prova e anche l’esame successivo: a quel punto scelsi di restare».

Com’erano i primi tempi?

«Difficili, ero piccola e non ero mai stata lontano da casa. Avevo nostalgia della famiglia e pure per i miei genitori non è stata una passeggiata. Ma mai ho pensato di mollare: era il mio sogno, non volevo tornare a casa».

Raccontaci una giornata tipo all’Accademia alla Scala…

«Sveglia alle 7 e sino alla fine del terzo anno al mattino si va a scuola e al pomeriggio lezione di danza. Dal quarto all’ottavo anno le cose cambiano: al mattino, fino alle 15.30, si danza, poi dalle 16 alle 21 gli studi; io ho fatto il liceo linguistico».

Ti sei diplomata da poco e hai già accettato una prestigiosa offerta di lavoro; felice?

«Moltissimo, davvero. Ho fatto l’audizione per il Teatro dell’Opera di Vienna lo scorso gennaio. Non mi sarei aspettata un traguardo simile. La selezione è molto dura e questo è un altro sogno che si avvera. Starò a Vienna da settembre ad agosto 2015, poi si vedrà».

Quanto esercizio quotidiano occorre?

«Normalmente 4-5 ore al giorno. È importante stare allenate anche nei periodi di pausa e durante le vacanze. Come passerò l’estate? Lavorerò sino a fine luglio, poi resterò un po’ a casa con la mia famiglia e a fine agosto andrò a Vienna».

Che consiglio daresti a una ragazzina che vuole intraprendere lo stesso percorso?

«Le direi di pensarci bene: serve tanta passione, ma proprio tanta. E bisogna essere sicuri della scelta al 100%, altrimenti alla prima difficoltà si rischia di lasciar tutto. Inoltre, si deve seguire la scuola o l’accademia con costanza e impegno ed essere pronte a dare il tutto per tutto».

Samuele Govoni

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