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I neozelandesi Naked and famous si presentano alla nostra città

I neozelandesi Naked and famous si presentano alla nostra città

I Naked and famous (nudi e famosi) ieri sera hanno suonato a Miami in Florida: domenica 22 saranno nel Cortile del Castello. Il loro sarà il primo concerto di Ferrara Sotto le Stelle. Nati nel 2008...

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I Naked and famous (nudi e famosi) ieri sera hanno suonato a Miami in Florida: domenica 22 saranno nel Cortile del Castello. Il loro sarà il primo concerto di Ferrara Sotto le Stelle.

Nati nel 2008 in pochi mesi hanno riscosso grande successo in Nuova Zelanda (Paese di origine), e ben presto hanno varcato i confini entrando sulla scena internazionale. Nonostante l’oceano e il fuso orario siamo riusciti a contattarli e intervistarli.

The Naked and Famous, da dove arriva questo nome? «È un verso di una canzone di Tricky. Semplicemente il passaggio ci ha colpiti e ci è piaciuto, sembrava molto ironico come nome».

Il progetto è nato al college, credevate che potesse portarvi così lontano? «Assolutamente no, anche se di certo è quello che volevamo. Ci vuole tanto duro lavoro. Bisogna essere costanti per raggiungere i propri obiettivi. Piano piano l’idea di poterci considerar una band a tempo pieno è diventata sempre più realistica e concreta».

Dalla data di Milano dello scorso novembre arrivate a Ferrara, vi piace l’Italia? «A Milano è andata bene, è stata una bella serata. Per la prossima data (l’unica italiana del 2014, ndr) non abbiamo grandi aspettative o, meglio, non ci facciamo illusioni. È difficile prevedere come andranno le cose. Noi cerchiamo di divertirci e in ogni caso siamo molto fiduciosi».

Alcuni vostri brani sono stati utilizzati in serie televisive e addirittura in Fifa 2012, quanto è servito a farvi conoscere? «Tanto, indubbiamente. Tutto quanto riguarda l’industria musicale anche ad ampio raggio, è molto utile per avere successo. Per come vediamo l’industria musicale di oggi, questa è l’unica via concreta per ottenere un certo riscontro economico. Se non sei artista o band super affermata i soldi che si guadagnano in un concerto spesso bastano appena per reinvestirli in un altro live o in un prossimo progetto».

Siete definiti “band indie rock”, giusto o vi va stretta come casella? «Pensiamo sia una bella descrizione. La percezione che il pubblico ha di noi e dei nostri brani è molto soggettiva, varia da persona a persona. Per alcuni possiamo semplicemente essere una rock band, mentre per altri il nostro genere è alternative e, appunto, indie». (sam.gov.)

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