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«Si risolva il problema nel portocanale»

«Si risolva il problema nel portocanale»

La Cna sollecita la Provincia: bisogna trovare una soluzione definitiva che garantisca la sicurezza

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PORTO GARIBALDI. «Prima che l’idrovia divenga pienamente operativa, il problema va affrontato nella sua interezza con i tecnici che hanno elaborato gli studi sul moto ondoso nel portocanale, perché l’effetto imbuto lamentato dagli operatori con i rischi per la sicurezza dei passeggeri non può attendere anni per essere affrontato e risolto». Ieri mattina con queste parole Riccardo Cavicchi, presidente provinciale di Cna Turismo ha sintetizzato durante una conferenza stampa promossa dalla stessa associazione di categoria alla Manifattura dei Marinati, una vicenda nota da tempo, relativa all’incremento delle correnti nel portocanale di Porto Garibaldi, riscontrata dopo l’allargamento dell’imboccatura, per l’avanzamento dei lavori dell’idrovia. Mauro Balestra e Luca Corteggiani, rispettivamente responsabile provinciale di Cna Turismo e di Cna Area Delta hanno illustrato il percorso sinora compiuto con richieste di incontri alla Provincia, quale stazione appaltante dell’idrovia e con una raccolta di firme «per non chiedere alla Capitaneria ogni volta, in caso di condizioni atmosferiche avverse, di spostarci nell’ex-Squero o verso la Romea in terza o quarta fila rispetto ai pescherecci». Mercoledì 18 giugno è previsto l’incontro in Capitaneria. (k.r.)