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Arrestata grossista dello spaccio

Arrestata grossista dello spaccio

Operazione della polizia in zona Gad . Aveva un chilo e tre etti di marijuana destinata ai pusher

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Non si sporcava le mani spacciando in strada, la sua era un’attività di “grossista” della droga, incaricata di rifornire i pusher che poi smerciano al minuto muovendosi in bicicletta e portando con sè solo piccole dosi. Di marijuana invece Violet Oziegbe, nigeriana di 27 anni, in casa ne teneva quasi un chilo e mezzo. Martedì sera gli ispettori di polizia della Squadra mobile ferrarese l’hanno arrestata al termine di un servizio di osservazione e appostamento e la donna, già processata per direttissima, è stata condannata a due anni e duemila euro di multa e poi rimessa in libertà.

L’operazione di martedì, ha spiegato ieri il dirigente della squadra mobile Andrea Crucianelli, ha permesso di individuare e colpire il livello superiore a quello dei piccoli spacciatori di strada, consentendo il recupero di un ingente quantità di droga in una zona delicata come quella Giardino. Violet Oziegbe vive infatti in via Pomatelli, e proprio nello stesso appartamento, l’anno scorso, era stata arrestata la prima volta sempre dalla Mobile, e sempre per detenzione ai fini di spaccio di marijuana, che insieme alla cocaina è lo stupefacente gestito in città dai gruppi di nigeriani dediti allo smercio di droga. Significativo, a questo proposito, era stato nel maggio dello scorso anno l’arresto in stazione di due corrieri intercettati dalla polizia mentre scendevano dal treno con un borsone contenente 4 chili e 4 etti di “marja”. Violet dunque era sorvegliata da tempo dagli inquirenti, che martedì hanno deciso di procedere a una perquisizione domiciliare. Nella sua stanza c’erano solo 5 grammi di droga, ma la donna aveva anche le chiavi del garage dove invece i poliziotti hanno trovato un chilo e 3 etti di marijuana, parte contenuti in una valigetta e parte in sacchetti di plastica. Sostanza che sul mercato avrebbe fruttato circa 20mi la euro. In aggiunta, c’era anche un bilancino di precisione e 400 euro, sequestrati insieme al resto perché ritenuti provento di spaccio.

È dunque scattato l’arresto, e la donna è rimasta ai domiciliari per una notte prima del processo per direttissima che si è tenuto mercoledì mattina e concluso con la condanna a due anni e 2000 euro di multa e la remissione in libertà. Poche settimane fa inoltre la polizia aveva trovato e sequestrato (a carico di ignoti) in un appartamento di via Fratelli Aventi 43mila euro, che secondo gli inquirenti dovevano servire per un rifornimento di droga.