Commissari e alleanze, parlano i sindacati
Le sigle aziendali pungolate dalla Cgil confederale che aveva denunciato «timidezze»
«Situazione della banca e prospettive di uscita dal commissariamento». È questo il tema della conferenza stampa convocata dai sindacati di Carife (Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil e Ugl credito) hanno convocato per oggi pomeriggio. I rappresentanti dei lavoratori Carife escono insomma allo scoperto, in qualche maniera sollecitati dalla segreteria confederale Cgil («di questa malagestio anche i sindacati sono stati censori troppo timidi, frenati dalla necessità di confrontarsi con il rischio reputazionale della banca» c’è scritto nell’intervento di ieri), anche se difficilmente ne uscirà una scelta di campo preventiva su Popvicenza.
Possono rimanere come riferimento i tre punti messi in fila dalla segreteria Cgil sul futuro della banca.
1) «il destino va negoziato evitando le scelte affrettate, ma ben sapendo che i dipendenti, ed in particolare quelli della trincea commerciale, hanno la necessità ormai vitale di rappresentare una prospettiva diversa da quella di una banca commissariata. Inoltre la banca va considerata nella sua unità»;
2) «se la banca fatica a far ripartire la macchina dei ricavi, le responsabilità vanno correttamente imputate a chi ha nelle mani il timone della nave (...) I dipendenti hanno sempre raggiunto i loro obiettivi, non possono all’improvviso essere diventati “brocchi”»;
3) «i sacrifici presenti e futuri devono essere accompagnati da un atteggiamento trasparente dei commissari. È inaccettabile che tutte le notizie riguardanti l’andamento dei costi della banca siano rubricati alla stregua di segreti militari».