Due anni di indagini e tre filoni Ancora aperti Ursa e S.Agostino
Un processo va avanti (Tecopress), un secondo è ancora da definire e da chiudere dopo vari supplementi di indagine (Ceramica Sant’Agostino), il terzo quello di Ursa ha subito uno stop inatteso per un...
Un processo va avanti (Tecopress), un secondo è ancora da definire e da chiudere dopo vari supplementi di indagine (Ceramica Sant’Agostino), il terzo quello di Ursa ha subito uno stop inatteso per un colpo di scena sulle cause del crollo di quel capannone: si sta indagando, infatti, per la prima volta su un trave difettoso, e ciò potrebbe allargare ad altri le responsabilità penali. Dunque, dopo oltre 2 anni dal terremoto che ha messo in ginocchio la nostra economia è ucciso 4 operai al lavoro quella mattina (ore 4.04 del 20 maggio 2012), è questo il bilancio giudiziario dell’inchieste. Dopo avere svolto gli accertamenti, aver coordinato la polizia giudiziaria e preso atto delle consulenze tecniche del pool di 5 periti dell’accusa coordinati dall’ingegner Comastri, la procura (pm Savino e Proto) avevano già operato una forte selezione sulle responsabilità degli indagati: inizialmente, come atto dovuto per eseguire esami tecnici, furono indagate 28 persone tra titolari delle dite, progettisti, collaudatori, direttore lavori e della sicurezza, scesi ora a 9, globalmente.