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Sacca, pronto il progetto per salvarla

Sacca, pronto il progetto per salvarla

“Life Agree” sarà finanziato per metà dall’Ue e aumenterà la circolazione idraulica

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GORO. L’esordio in conferenza stampa di Marcella Zappaterra, presidente della Provincia, è a mille: «Non si dica ora che il pubblico non sostiene la Sacca di Goro».

Le risorse sono finalmente nero su bianco, il progetto “Life Agree” per la gestione integrata ed eco-sostenibile a lungo termine dell’habitat naturale, è stato difatti approvato dall’Unione Europea che finanzierà al 50% interventi dal valore complessivo di 4 milioni e 381mila euro. La restante metà andrà suddivisa tra i partner coinvolti: Provincia di Ferrara (capofila), Regione Emilia-Romagna, Corpo forestale dello Stato, Parco del Delta del Po, Università di Ferrara, le due Organizzazioni di produttori (Vongola di Goro, Vongola della Sacca di Goro e Gorino), Comune di Goro. L’obiettivo condiviso è aumentare la circolazione idraulica in laguna e i rischi di anossia delle acque.

«La Sacca – ha detto Davide Nardini, assessore provinciale ai fondi strutturali – è una fabbrica a cielo aperto e la salvaguardia ambientale è una premessa della sua produttività e capacità di dare reddito. Ora siamo di fronte a un progetto di respiro strategico che dà risposte concrete a pescatori e allevatori di molluschi». Concretamente il piano prevede lo scavo di canali sub lagunari esistenti e la realizzazione di alcuni nuovi, l’acquisto di sistemi draganti poi gestiti dai pescatori, la movimentazione forzata delle acque, interventi per la crescita orientata dello Scanno e l’asportazione di sedimenti, monitoraggi chimico-biologici. Per il sindaco di Goro, Diego Viviani «si tratta di un intervento estremamente importante che mette insieme enti pubblici e privati con l’obiettivo di sistemare l’ecosistema della laguna per generare profitti ambientali ed economici». Anche per via di un inverno dalle temperature poco rigide (mercoledì l’acqua in laguna ha toccato i 31 gradi) la produzione di alghe è stata massiccia; assieme alla sabbia sono un ostacolo non indifferente alle condizioni di vita della Sacca: la rimozione è già iniziata ma con il progetto Life arriva una soluzione di tipo strutturale. «Dalla fine dell’anno la Sacca sarà un cantiere aperto», anticipa Nardini. Il limite fissato dall’Ue per la conclusione dei lavori è giugno 2019; si conta comunque di anticiparlo. «È il nostro rapporto diretto con l’Europa – commenta la presidente della Provincia , Zappaterra – e la dimestichezza con i fondi europei che ci hanno permesso di ricevere queste risorse significative e di poter programmare questi lavori. Un impegno che dimostra che abbiamo mantenuto la promessa di impegnarci e lavorare fino all’ultimo giorno nonostante l’incertezza».

Fabio Terminali

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