Fondi per la ricostruzione
Destinate risorse post sisma a Scortichino, Bondeno e Corlo
La biblioteca di Scortichino, il circolo Arci di Bondeno, i writers di Corlo. Il terremoto di due anni, oltre a provocare morte e distruzione, ha sferrato una mazzata importante a tante realtà associative - soprattutto in provincia e nelle frazioni - che già attraversavano per vari motivi stagioni difficili, fino a minare il famoso tessuto sociale.
Per questo già qualche mese dopo il sisma i sindacati e le associazioni datoriali lanciarono la campagna ‘Un’ora vale due’: se i lavoratori avessero destinato un’ora di stipendio alla ricostruzione (soprattutto immateriale), le aziende ne avrebbero destinata un’altra. E così, i dipendenti di cooperative aderenti a Legacoop (e le cooperative stesse) hanno raccolto in tutta Italia 950mila euro, appena meno del milione prefissato. Nella nostra provincia ne sono stati spesi 139.464, di cui 85mila nella riattivazione della vita socio-culturale, 30mila nell’inclusione sociale lavorativa e 16.666 nella riqualificazione territoriale. «A Scortichino – ha raccontato ieri Anastasia Rizzoni della cooperativa Le Pagine – abbiamo censito i 2mila volumi della locale biblioteca, che fino a quel momento era aperta solo un giorno a settimana grazie a volontari, con i prestiti annotati su un registro cartaceo. Ora stiamo cercando di inserirla nell’Opac provinciale». «Al circolo Arci Il Baracco di Bondeno – è un altro esempio, portato da Pietro Zoboli – stiamo avviando la produzione artigianale della birra, che dovrebbe partire in novembre».
Gabriele Rasconi