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High Foundation

«Le condizioni del Parco urbano obbligano ad uno stop»

«Le condizioni del Parco urbano obbligano ad uno stop»

«Qui non si tratta solo di High Foundation, qui si tratta del Parco Urbano e della sua collocazione. Ci siamo confrontati per diversi mesi con l’amministrazione e alla fine abbiamo scelto di non...

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«Qui non si tratta solo di High Foundation, qui si tratta del Parco Urbano e della sua collocazione. Ci siamo confrontati per diversi mesi con l’amministrazione e alla fine abbiamo scelto di non organizzare il festival per motivi tecnici e logistici». A dirlo è Andrea Manselvigi, meglio noto come Dj Afghan, da sempre impegnato nell’organizzazione di questa e altre manifestazioni culturali. «Il Parco Urbano è uno dei più bei parchi d'Europa ma - sostiene - poco fruibile. Durante l’anno, a parte iniziative estemporanee, le associazioni non riescono a organizzare attività e iniziative. I problemi sono noti: manca la corrente elettrica, manca un’area bambini e altri gap tecnici che non consentono di creare qualcosa di continuativo». Dj Afghan ci tiene a sottolineare che «Non abbiamo litigato con l’amministrazione, non abbiamo mai detto di essere stati trattati male, anzi, ma al Parco Urbano mancano i servizi di base e in questo modo non è più pensabile andare avanti». Se verranno svolti i lavori necessari l’anno prossimo High Foundation potrebbe anche tornare. «Se High Foundation si farà oppure no in futuro non è un problema. Il problema è rendere fruibile il parco per le associazioni e per tutte le persone desiderose di passare un po’ di tempo insieme». High Foundation, che non è altro che il nome dell’associazione culturale Alta Fondazione, ha rappresentato per anni qualcosa di vero per la gente. «Mettere in piedi un festival come quello comporta dei costi notevoli e i fondi a disposizioni bastavano a malapena a coprire le spese tecniche, senza parlare degli artisti ospiti. Proseguire così è praticamente impossibile. Spero che i ferraresi capiscano quanto per la città è importante il Parco Urbano e mi auguro che ognuno ci metta del suo per smuovere un po’ questa situazione». «Non è pensabile - conclude - che l’amministrazione da sola si faccia carico di tutto, anche il singolo deve fare la propria parte. Questo per me è senso civico».

Samuele Govoni