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caos in via Wagner

Le spiegazioni del Comune: «Fate percorsi alternativi»

«La sostituzione dei giunti di dilatazione delle campate sul cavalcavia di via Wagner -dicono dal Comune - era stata rinviata fino alla chiusura delle scuole, non si è potuto attendere oltre in...

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«La sostituzione dei giunti di dilatazione delle campate sul cavalcavia di via Wagner -dicono dal Comune - era stata rinviata fino alla chiusura delle scuole, non si è potuto attendere oltre in quanto si stavano già manifestando cedimenti sul piano di scorrimento del viadotto. L'assetto circolatorio adottato per il periodo dei lavori è in un'unica corsia di marcia a senso unico: da via Bologna verso via Ravenna. Non essendo possibile attivare un cantiere notturno con il ripristino della viabilità durante il giorno, per contenere i tempi è stata prevista la lavorazione con doppio turno durante la giornata e con la presenza di due squadre in parallelo, per circa tre settimane di lavoro. Alla già difficile condizione di traffico determinata dall'inizio del cantiere, si è sommato un imprevisto cedimento del ponticello consortile sullo scolo Mambro, che sottopassa via Giuseppe Fabbri in prossimità del passaggio a livello sulla linea ferroviaria Ferrara-Codigoro. Il cedimento ha prodotto una frattura nella volta del ponte non rilevabile fino all'avvenuto scavernamento che si è manifestato in superficie, in seguito al progressivo svuotamento del corpo stradale. In questa condizione è venuta meno la possibilità di percorrere via Giuseppe Fabbri come deviazione per chi proveniva da via Ravenna in direzione via Bologna, obbligando tutto il traffico verso il nodo di San Giorgio, che non ha capacità di deflusso sufficiente per le nuove circostanze che si sono determinate. Sarà possibile dare sollievo alla viabilità già dai primi giorni della prossima settimana. In attesa dell'apertura al traffico di via Fabbri e comunque per tutto il periodo dei lavori sul cavalcavia, il livello d'intasamento di via Ravenna e del nodo di San Giorgio sarà notevole tanto da consigliare percorrenze alternative, privilegiando percorsi più lunghi ma più scorrevoli».