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Sosta libera ai Lidi Operatori divisi

Sosta libera ai Lidi Operatori divisi

Magnani (coop Estensi e Spina): ci sono altre priorità Carli (Porto Garibaldi): così è il caos soprattutto nel weekend

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PORTO GARIBALDI. C’è chi canta vittoria, ma chi invece storce il naso tra gli operatori balneari della costa, dopo la decisione assunta in aprile di sospendere il progetto dei parcheggi a pagamento, avviato in forma sperimentale nell’estate dello scorso anno e che per questa stagione balneare avrebbe invece dovuto interessare anche i lidi sud. «Siamo ben contenti che il progetto non sia decollato – afferma Marco Magnani, presidente della cooperativa degli stabilimenti balneari Estensi e Spina - perché siamo convinti che occorrano forti investimenti per lavori di sistemazione del retrospiaggia dei lidi sud, prima di parlare di parcheggi a pagamento». Secondo Magnani i turisti apprezzano le macchie verdi e le aree pinetate che circondano i bagni dei Lidi Estensi e Spina e per questo «non chiediamo che venga asfaltato il retrospiaggia –aggiunge – per fare i parcheggi, ma che queste aree vengano prima dotate di servizi, quali illuminazione pubblica e piste ciclabili e solo dopo saremo propensi a far pagare la sosta». Magnani tuttavia si chiede come mai a Porto Garibaldi, visti i benefici alla viabilità più volte annunciati dagli operatori, non si sia ugualmente proceduto quest’anno con la sosta a pagamento. «Ci dicono che sarebbe scattata una concorrenza sleale con i lidi sud – conclude - ma la vera concorrenza sleale è originata dal ponte sulla Romea, che scoraggia sempre più turisti a spostarsi a Estensi e Spina per via dei lunghi tempi di attesa in colonne infinite di auto». Ben contento per il rinvio globale del progetto anche Nicola Bocchimpani, presidente di Asbalneari che raggruppa i bagni dei lidi Scacchi-Pomposa e Nazioni, il quale però lamenta la confusione scatenata dalle strisce blu. «Molti arrivano e vedendo le righe blu ancora tratteggiate sull’asfalto – specifica Bocchimpani – cercano il cartello per pagare, altri nell’incertezza preferiscono andare via. Sarebbe stato meglio lasciare la tabella, apponendo una scritta in italiano e in inglese in cui si segnalava la sospensione del servizio. Ritengo invece che sia una polemica sterile quella uscita nelle scorse settimana sui posti di lavoro saltati».

A Porto Garibaldi il presidente della cooperativa degli stabilimenti balneari Giuseppe Carli parla invece di «difficoltà, specie di sabato e domenica, quando tutti vogliono parcheggiare nel lungomare, trovano strisce blu senza parcometri e cercano altri parcheggi, ma manca adeguata segnaletica per indicare le aree di sosta retrostanti». Carli, nel ribadire che lo scorso anno la sperimentazione della sosta a pagamento aveva generato benefici, soprattutto ordine nel lungomare, aggiunge che «mancano ora i cartelli di divieto di sosta per i camper e se ne arrivano una dozzina, da soli occupano gli stalli di sosta di 40 auto per via della loro larghezza». Insomma secondo Carli ora regna la sosta selvaggia, anche sui marciapiedi e in doppia fila, mentre sarebbe stato opportuno mantenere la sosta a pagamento, magari nel fine settimana o con tariffe ribassate.