Con Tozzi è stata rivalutata la figura del geologo
La Summer School conclusa con il dibattito sulla divulgazione al tempo di tv e web
È terminata ieri al Museo archeologico nazionale la tre giorni della Summer School “Scrivere, comunicare e divulgare l’antichità e i beni culturali”, organizzata dal professor Livio Zerbini.
Il noto geologo Mario Tozzi è intervenuto in una pausa della registrazione di due puntate pilota (a Matera ed a L’Aquila) di un programma che si chiamerà “Fuori luogo”, in onda dal mese di luglio su Rai 1.
Il direttore della Nuova Ferrara, Stefano Scansani, ha intervistato Tozzi di fronte ad un pubblico composto da molte donne e giovani. I due hanno parlato di come sta cambiando il modo di fare programmi a carattere divulgativo in televisione. Scansani ha parlato del rischio con tante forme di divulgazione di finire su temi fantastici o banali. Tozzi ha risposto che è comunque contento ci sia un’offerta tanto variegata, perché è in ogni caso un arricchimento. Chiaro che il messaggio non è più dipendente del mezzo, talvolta corrisponde a chi lo trasmette e le nozioni espresse dal programma sono strettamente legate a chi lo conduce. Tozzi ha poi aggiunto che in televisione il messaggio dev’essere rigoroso, ma non deve apparire noioso, per non compromettere il lavoro svolto. È stata una sorta di rivincita per la professione del geologo, figura che è prima di tutto uno storico, ma l’unico capace di spiegare quanto sia vecchio il nostro pianeta.
Scansani ha invece sottolineato come l’online trasmetta meno il gusto della lettura rispetto al giornale cartaceo, che resta un’esperienza concreta e tattile. Chiusura dedicata alle pagine culturali. (elios)