È subito scontro nel primo consiglio del Fiorentini bis
Argenta, l’opposizione contesta nella votazione per l’Unione La giunta è stata completata dall’ingegnere 33enne Chiarini
ARGENTA. Collaborazione: nelle parole. Nei fatti, invece, almeno in questi primi minuti del nuovo consiglio comunale, alla decantata collaborazione, in pratica, ha fatto seguito il primo scontro aperto tra sindaco, maggioranza da una parte e opposizione di Argenta Rinnovamento, Movimento 5 stelle e Forza Italia dall’altra. È ciò a cui ha assistito un folto pubblico giunto ieri mattina nella sala consiliare per il debutto del “Fiorentini-bis”. All’applauso dopo il giuramento del riconfermato sindaco, è stato eletto presidente del consiglio Nadia Cai (già consigliere nella precedente) mentre per la vicepresidente, dopo una votazione in bianco, è stata eletta Lara Gardi (Pd) anche qui con 11 voti e 6 schede bianche. Spazio poi alla giunta e l’annuncio che il quinto assessore è Marco Chiarini, 33enne ingegnere argentano a cui sono state assegnate le deleghe Patto dei sindaci e Smart city (un insieme di strategie di pianificazione urbanistica, innovazione dei servizi pubblici, comunicazione, ambiente ed efficienza energetica). Confermato Andrea Baldini vicesindaco con deleghe a bilancio, turismo, fiera, istruzione, sport e teatro (attività produttive nell'Unione), poi Samuela Pamini a servizi sociali, affari generali e istituzione, pari opportunità (personale nell’Unione), Sauro Borea a decentramento, lavori pubblici (urbanistica nell’Unione). L’altro nuovo assessore è la giovane Giulia Cillani con deleghe ai fondi europei, cultura, associazionismo, volontariato, gemellaggio e politiche giovanili.
Altra novità, la bocciatura del ricorso al Tar per la questione Matrix di Conselice con sentenza che ha condannato i ricorrenti al pagamento di 4.000 euro per le spese dell’istruttoria (oltre alle spese legali). Non solo, i sintomi di scoraggiamento non suggeriscono il ricorso al Consiglio di stato. Ed è a margine della lettura del linee programmatiche che è partita “l’operazione” collaboriamo; all’invito del sindaco di abbandonare i tatticismi del passato per guardare avanti e che presto ci sarà un incontro per condividere le priorità, sia Gabriella Azzalli (Ar), sia Luca Bertaccini (M5s) che Gabriele Strozzi (Fi), pur con qualche distinguo, hanno accettato l’invito. L’inaspettato scontro, compresi colpi di fioretto fra Leonardo Fiorentini e la Azzalli, è esploso al momento di votare i rappresentati (6 per la maggioranza e 5 dell’opposizione) nell’Unione: l’opposizione non ha partecipato al voto e per uno strano articolo del regolamento, sono stati nominati ugualmente. Di qui le immediate dimissioni.(g.c.)