Hera adotta il sistema anti-morosi
Grattacielo, completati i lavori del teleriscaldamento dopo l’inverno al freddo. E per la rinascita c’è chi punta sugli studenti
Con l’alta pressione che per qualche giorno ha stazionato sulla città, solo parlare di teleriscaldamento potrebbe essere sufficiente a scatenare un colpo di calore. Eppure c’è una zona del capoluogo dove il tema è ancora d’attualità, nonostante la stagione stia per virare definitivamente verso l’estate.
L’inverno, per molte famiglie che risiedono al Grattacielo, è stato duro. Nonostante la stagione fredda sia stata relativamente clemente, l’assenza del riscaldamento nel maxi-condominio di via Felisatti ha costretto diversi residenti a trasferirsi temporaneamente altrove o ad arrangiarsi per ricavare calore domestico con altri sistemi. La scoperta di cemento amianto nei cavedi delle torri aveva comportato alla fine del 2013 la sospensione dei lavori di rifacimento dell’impianto di teleriscaldamento e di autonomizzazione delle utenze.
Il cantiere è stato riavviato all’inizio dell’inverno ma sono stati necessari mesi per completare la rete. Ora questa parte dell’impianto, che include il rinnovo della centrale e delle condutture esterne agli appartamenti, è potenzialmente operativa. Mancano solo le centraline di contabilizzazione individuali che saranno installate in corrispondenza di ogni appartamento oltre a i lavori - già realizzati da una parte dei residenti - di allacciamento dei singoli alloggi all’impianto condominiale. I dispositivi di contabilizzazione, a servizio funzionante, serviranno a tutelare i residenti che pagano regolarmente le bollette: in passato - in caso di morosità da parte di altri condòmini - venivano comunque privati del servizio ogni volta che il fornitore ne disponeva la sospensione. «In futuro questo non succederà più - spiega Tiziana Davì, l’amministratrice del condominio - Hera interromperà il servizio solo negli appartamenti di chi non è in regola con i pagamenti».
Entro fine giugno sarà ultimato anche il rifacimento totale dell’impianto idraulico, annuncia l’amministratrice, «e anche questa parte dei lavori sarà finita». Nei 3-4 mesi successivi il condominio dovrà provvedere a saldare l’arretrato accumulato con Hera (che gestisce il servizio di teleriscaldamento), una somma che potrebbe essere superiore ai 100mila euro.
È probabile che in autunno ci possa essere ancora una quota di famiglie al freddo, cioè chi non ha ancora completato i lavori dell’allacciamento domestico alla rete condominiale e chi non ha versato le quote.
Intanto in un paio di appartamenti acquistati all’asta gli attuali proprietari hanno deciso di richiamare una tipologia di utenza finora trascurata: gli studenti. Un’idea - si spera in via Felisatti - che potrebbe restringere gli spazi a chi in passato ha acquistato appartamenti, sfruttando i bassi valori immobiliari indotti dalla difficile situazione sociale e ambientale del quartiere, per assegnarli con modalità poco rispettose della legge e della civile convivenza.(gi.ca.)