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Il Pd: il sindaco lavori per unire chi governa il paese

Il Pd: il sindaco lavori per unire chi governa il paese

FORMIGNANA. In una nota il segretario comunale del Pd, Roberto Spiandorello, prende posizione in merito alle ultime vicende politiche: «Recentemente avrete letto quanto è avvenuto in consiglio...

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FORMIGNANA. In una nota il segretario comunale del Pd, Roberto Spiandorello, prende posizione in merito alle ultime vicende politiche: «Recentemente avrete letto quanto è avvenuto in consiglio comunale - scrive Spiandorello - sulla costituzione di un nuovo gruppo di due consiglieri che si sono staccati dalla lista Torre con Faro, creando il "gruppo indipendenti per Formignana". Questa operazione di distinzione dal Pd, certamente possibile, è francamente incomprensibile e poco coerente con il mandato degli elettori, che si aspettano sempre unità di intenti da parte di chi è chiamato a governare. La scelta di fare un nuovo gruppo, è la dimostrazione di una volontà degli stessi di rompere un patto verso gli elettori di centrosinistra della Lista Torre con Faro, allo scopo di distinguersi per la propria visibilità». «Nessuno di noi - dice ancora Spiandorello - ha mai impedito loro di esprimere il proprio parere. Ci dispiace anche per come sia stato strumentalizzato l'impegno dell'assessore Massimo Zerbini, ed il modo utilizzato dai due consiglieri per la decisione di distaccarsi dalla lista che li ha eletti e dagli impegni presi con i cittadini in campagna elettorale. I nostri assessori in giunta hanno lavorato e stanno lavorando bene, e noi abbiamo la certezza del proprio buon lavoro svolto, dell'impegno che ci mettono, della partecipazione e della puntuale gestione degli assessorati di propria competenza. Ora per rimediare ad una situazione politica che non è stata creata da noi, riteniamo che sempre di più, il sindaco debba avere e dimostrare la capacità di fare aggregazione tra la lista Torre con Faro composta dal sindaco stesso, dai consiglieri Pd e dal nuovo gruppo indipendente, solo così si può rispettare il mandato avuto dai nostri elettori; noi pensiamo che non abbia valutato con cognizione di causa la situazione, quando ha avvallato l'azione dei due consiglieri indipendenti».

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