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Il mistero di polesella

La Procura non ha dubbi e punta sull’ipotesi suicidio

Ha destato qualche perplessità il taglio col quale alcuni mezzi di comunicazione nazionali hanno affrontato la tragedia di Mirella Perazzolo, 59 anni, la donna trovata morta mercoledì sera nella sua...

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Ha destato qualche perplessità il taglio col quale alcuni mezzi di comunicazione nazionali hanno affrontato la tragedia di Mirella Perazzolo, 59 anni, la donna trovata morta mercoledì sera nella sua abitazione di via De Paoli 145/A a Polesella. Il decesso risaliva a parecchi giorni prima, forse una ventina. E sulle prime qualche comprensibile timore era stato generato negli inquirenti dal fatto che la donna aveva un sacchetto calato sulla testa. Tanto che probabilmente la morte era intervenuta per soffocamento. Grazie anche a un sopralluogo molto ben eseguito e alle indagini condotte con competenza, è stato possibile incanalare gli accertamenti su una strada che, pur senza alcuna preclusione, pare indirizzarsi verso un possibile suicidio.

Il fatto “nazionale” ha causato qualche malumore. Da parte del sindaco di Polesella, Leonardo Raito, ma anche di alcuni residenti, cui non è piaciuto sentirsi in qualche modo messi sul banco degli imputati da conduttori che si domandavano come sia possibile che una tragedia simile non venga scoperta per tanto tempo. Infine, proprio alla luce del clamore, è utile ribadire la posizione della Procura, che guida le indagini nella persona del sostituto Davide Nalin: nessun elemento che possa allo stato sostenere il coinvolgimento di terze persone nella vicenda.

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