VenTo? Si può fare, parola di ministro
Alla Canottieri la presentazione del percorso cicluturistico da Torino a Venezia. Franceschini «Troveremo le risorse»
«Signor ministro, quante volte siamo stati insieme alla festa a Ponte a servire ai tavoli», dice una donna accogliendo Dario Franceschini, ministro alla cultura e al turismo, ospite al circolo Canottieri di Pontelagoscuro. «Eh - risponde lui - aiéran di ragazit!». Da queste parti il ministro Franceschini resterà sempre "uno di casa"; del resto l'ha ribadito in più occasioni di sentirsi profondamente legato alla "sua" Ferrara. Ieri pomeriggio il politico ha incontrato i componenti della carovana ciclistica del progetto VenTo per confrontarsi con Paolo Pileri, responsabile scientifico del progetto della pista ciclabile più lunga di Italia: 679 chilometri di percorso cicloturistico lungo il grande Po. Dopo i saluti e l'accoglienza è partito un filmato che racchiudeva in pillole le dichiarazioni di sindaci, assessori e referenti incontrati dai ciclisti di VenTo lungo il tragitto verso Ferrara: «Sono i messaggi - introduce Pileri - che queste persone hanno voluto indirizzare direttamente a lei (Franceschini, ndr). Ciascuno ha avuto a disposizione una trentina di secondi per spiegare l'importanza del progetto VenTo». Terminata la proiezione Pileri, docente al Politecnico di Milano ha ripreso la parola: «Come Politecnico il nostro compito era dare gambe anzi, "pedali" a questo progetto. Non si tratta solamente di un progetto infrastrutturale ma di un percorso necessario per riscoprire il Po e il nostro territorio: si tratta di un percorso ciclopedonale che consentirebbe di creare nuovi sbocchi per il turismo e di creare circa duemila nuovi posti di lavoro. Chiediamo al governo - continua - un aiuto, una risposta, affinché si possa cominciare a concretizzare il progetto». Fino ad oggi il tracciato già ciclabile di VenTo, che attraversa 4 regioni del Nord, è il 15%. «Il costo complessivo sarebbe di circa 80 milioni? Più o meno il costo di due chilometri di autostrada», ragiona a voce alta Franceschini. Poi afferma: «Questo è un grande e intelligente progetto, un'operazione paesaggistica e culturale di valore. Stiamo lavorando per differenziare il turismo in Italia. Un paio di settimane fa con un Decreto legge abbiamo previsto due strumenti che potranno essere utili a VenTo e a progetti simili: organizzare una Conferenza di servizio obbligatoria alla quale tutti gli enti competenti e coinvolti in Vento dovranno partecipare». «Cambiare attraverso una norma l'utilizzo di beni demaniali che vanno crollando - sottolinea -o che vengono svenduti e questi immobili dovranno essere ceduti gratuitamente a imprese giovani che si occuperanno del recupero e della riqualificazione della struttura».
Secondo il ministro Franceschini è giunto il momento di passare dalle buone dichiarazioni alla fattività: «Ci impegneremo a trovare risorse per costruire insieme passo dopo passo questo percorso». In chiusura il vicesindaco e assessore alla cultura Massimo Maisto ha assicurato che Ferrara sarà al fianco di Pileri e del ministro nella realizzazione del progetto: «E' un'idea importante per la cultura, per il turismo e per il territorio tutto. VenTo si intreccia con tante realtà ed è importante riuscire a concretizzarlo».
Samuele Govoni