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la settimana nazionale del pronto soccorso

In piazza arriva la tenda dell’emergenza

In piazza arriva la tenda dell’emergenza

Domani davanti al Municipio la dimostrazione di come lavora effettivamente il servizio

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Ogni anno in Italia circa 24 milioni di persone vengono assistite dal persone del pronto soccorso. Ma anche al S. Anna le cifre sono consistenti: si tratta di circa 78 mila cittadini, di cui 42 mila solo al pronto soccorso generale, con una media di 235 accessi giornalieri, 6-7.000 al mese ed un trend in continua crescita. Il codice rosso ha la precedenza con zero tempi d'attesa, che- molto indicativamente - diventa minimo di 20 minuti se è giallo, di un'ora se è verde, di 2 se è bianco (l’esperienza insegna che per i codici più lievi quel tempo si può dilatare parecchio). C'è stato un periodo in cui il giallo ha avuto un’impennata mentre sono calati molto i bianchi ed aumentati invece i verdi. «Una situazione di cui siamo perfettamente consci - ha dichiarato ieri all’ospedale di Cona il primario Roberto Melandri - e che vorremmo cercare di migliorare con l'aiuto della popolazione. Per questo Simeu, la Società italiana Medicina d'emergenza-urgenza ha promosso la “Settimana Nazionale del Pronto Soccorso” che si concluderà domenica 22 giugno con diverse iniziative in tutta la regione. A Ferrara mercoledì 18 saremo in Piazzetta Municipale con la grande tenda delle emergenze per dialogare con la gente, far conoscere la funzionalità del pronto soccorso e dare informazioni e consigli sul miglior utilizzo di questo servizio sempre disponibile». Un'occasione importante per l'utenza che collaborando, potrebbe ridurre notevolmente i tempi dell'attesa. «È questo un fenomeno piuttosto diffuso in tutti gli ospedali - ha sottolineato Paolo Saltari, direttore generale dell'Asl di Ferrara - Solo Reggio Emilia si distingue ma noi non siamo i peggiori anche se si può sempre migliorare proprio con la collaborazione di tutti. Sarebbe utile infatti accedere ad altri luoghi, come la Casa della salute o ai Centri medici. La Centrale operativa del 118 come è noto è ora a Bologna assieme alle Centrali di Modena e Bologna e interviene su così un territorio di 20 milioni di abitanti». «Il servizio è comunque efficiente - ha ribadito il medico responsabile, Adelina Ricciardelli - nonostante il 70% delle persone che accedono al pronto soccorso dopo la visita venga rimandato a casa. Attualmente grazie all'Avis ed alla Carife possiamo anche contare su un ecografo ultrasound che utilizza la sonda per verificare se si deve intervenire anche in modo invasivo, disponibile in caso di necessità per i medici presenti sugli automezzi chiamati per le urgenze (ambulanze ed elicotteri )». Torna invece sull'importanza di questa Settimana Nazionale, il dottor Flavio Ferioli primario dei quattro pronto soccorso territoriali, utile per chiarire le priorità, comprendere il significato del colore dei codici ed altro ancora» . «E si sta pensando - ha concluso il dottor Melandri - a percorsi particolari, più veloci e nuovi persino ad una ristrutturazione dello spazio del pronto soccorso pensato più per gli anni ’90 che per il futuro,con l'obiettivo di migliorare ulteriormente il servizio».

Margherita Goberti