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La scuola non è in vendita L’area su cui sorge sì

La scuola non è in vendita L’area su cui sorge sì

Lido Estensi, l’istituto Remo Brindisi è vecchio e andrebbe rimesso a norma Il sindaco Fabbri: la Regione non ha i soldi, si cerca un privato che possa investire

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LIDO ESTENSI. Quale e sarà il futuro dell’Istituto Remo Brindisi? E cosa c’è di vero dietro le voci di una possibile “vendita ai privati” che si rincorrono ormai da tempo? A spiegarlo è direttamente il sindaco Marco Fabbri: «Continuo a sentir vociferare che il Comune ha venduto le scuole agli arabi piuttosto che agli svizzeri o ancor meglio ad un noto costruttore locale. Balle! Mettiamo ordine - fa presente il primo cittadino -; le scuole non sono di proprietà del Comune ma della Regione. Nonostante l’ottima qualità della didattica, l’immobile è molto datato, non adeguato alle nuove normative antisismiche e la Regione non ha fondi per ristrutturarla né per costruire un nuovo plesso».

Per tale motivo, «si sta valutando la possibilità di alienare l’area mantenendola in parte pubblica e in parte privata, compensando la vendita della porzione privata con la realizzazione anticipata di una nuova scuola a norma con tutte le normativa di sicurezza, anticendio e sismiche. Il senso è quello di avere un plesso nuovo e più sicuro. Il pubblico mai troverebbe i fondi per farlo. Tutto ciò non è né imminente né sicuro, ma è oggetto di una approfondita valutazione che comunque richiederà anni, insomma si sta guardando al futuro e non ragionando giorno per giorno».

«La cosa scritta nero su bianco - continua - è che prima si individua un privato che realizza la nuova scuola e si spostano i ragazzi e poi si vende l’area. Spero di essere stato chiaro una volta per tutte».

Di seguito lo stralcio dell’accordo sottoscritto con la Regione. “La Regione Emilia-Romagna dichiara la propria disponibilità a costruire un percorso condiviso con il Comune di Comacchio che consenta di giungere ad una permuta tra l’attuale scuola Remo Brindisi unitamente al terreno di pertinenza, con la realizzazione di una nuova scuola pienamente rispondente al fabbisogno scolastico programmato. Tale risultato potrà essere raggiunto, a cura del Comune di Comacchio, attraverso una procedura di evidenza pubblica con oggetto: le aree ed immobili del demanio regionale occupato dalla scuola, dallo squero ex-Enaoli ed altre limitrofe, finalizzato alla ricerca di soggetti privati interessati”.

«Entro 120 giorni dalla messa in disponibilità delle aree - chiude il sindaco -, il Comune di Comacchio si dota di una progettazione del comparto nord di Lido Estensi, comprendente aree ed immobili, e di un progetto preliminare da porre entrambi a base della procedura di ricerca del partenariato e pone nelle condizioni di gara l’impegno alla preliminare costruzione di un plesso scolastico sostitutivo per il Brindisi, su cui verrà preventivamente ottenuto l’assenso della Regione».

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