Promesse mancate: era una truffa donna condannata
Aveva ricevuto l’incarico di assistere una persona con disabilità, un compito che ha esaudito soprattutto a parole. Una mancanza che ieri ha comportato la condanna per truffa di Livia Cervi: un anno...
Aveva ricevuto l’incarico di assistere una persona con disabilità, un compito che ha esaudito soprattutto a parole. Una mancanza che ieri ha comportato la condanna per truffa di Livia Cervi: un anno di pena e 300 euro di multa. La donna collaborava con la sorella e la figlia della persona da assistere (rappresentate come parte civile dall’avvocato Alessandra Palma) e si era assunta alcuni impegni: procurare un permesso per un parcheggio in centro, avviare attraverso un magistrato ‘amico’ una procedura di interdizione, ottenere l’accesso in una casa Acer. Tutti obiettivi annunciati, per i quali la donna aveva percepito somme di danaro per le spese, ma che erano basati su millanterie. La truffa è emersa quando si è scoperto che il permesso per il parcheggio era falsificato a seguito di un controllo della polizia municipale.