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Pa, la riforma: «È un taglio che si abbatte sull’economia locale»

Pa, la riforma: «È un taglio che si abbatte sull’economia locale»

Il presidente Govoni: «Il governo ha dimezzato le nostre entrate, deve ripensarci» In caso contrario saltano incentivi alle imprese, contributi a Palio, Buskers, Lidi...

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La riforma della Pubblica amministrazione varata venerdì dal governo piomba come un macigno sulle Camere di Commercio. Il nocciolo è il dimezzamento del diritto annuale dovuto dalle imprese per i servizi resi. Non la paventata abolizione, almeno finora, tuttavia qualcosa che assomiglia molto ad uno svuotamento obbligato di funzioni. In Largo Castello i vertici lanciano l'allarme e parlano senza mezzi termini di norma controproducente, di «autentica débacle», addirittura di «uragano destinato ad abbattersi sull'economia locale»; il tutto sulla base di una decisione che se «da un lato si propone di alleggerire il costo delle imprese, dall'altro rischia di colpire gli investimenti». La sforbiciata, sottolinea il presidente dell'ente camerale estense Paolo Govoni, «mette a repentaglio l’efficienza, l’efficacia e l'economicità delle nostre attività. Per le Camere di commercio infatti, che non ricevono altro tipo di trasferimento statale, il diritto annuale rappresenta la principale entrata e, grazie a questo, esse espletano non soltanto le funzioni amministrative attribuite dallo Stato, ma anche le numerose attività promozionali a diretto vantaggio delle imprese e del territorio».

I conti sono presto fatti. Il tributo a Ferrara equivale in media, all'anno, a 80 euro (di cui circa la metà, va allo Stato sotto forma di tasse e imposte). Significa che se finora nelle casse della Camera di Commercio sono entrati annualmente 5.700.000 euro, da adesso in avanti ne arriveranno soltanto 2.540.000. Le contromisure sono già prefigurate: la massima istituzione economica provinciale è pronta a limitare al minimo le attività (salva la tenuta del Registro delle imprese) e a smettere di erogare qualsiasi forma di incentivo finanziario ai privati, immediatamente dopo la pubblicazione del decreto legge in Gazzetta ufficiale, onorando comunque gli impegni presi con le imprese nei bandi e nei progetti in corso d'opera. A rischio ci sono circa cinque milioni all'anno di stanziamenti, tra cui il milione che va in sostegno al credito, i 500mila euro in favore dell'occupazione, ma anche quelli destinati ai capitoli innovazione, reti d'impresa, internazionalizzazione, piano straordinario per la competitività, digitalizzazione, turismo e cultura, nuove imprese, aziende in crisi. Seriamente pregiudicato anche il supporto a manifestazioni come Internazionale a Ferrara, Balloons e Buskers Festival, il Palio, la MilleMiglia e, per quanto riguarda il mare, i progetti di animazione dei Lidi di Comacchio e il progetto “Vacanze Natura". «Auspico – commenta un allarmato Govoni - che il governo riconsideri questa misura, valutando il danno che la stessa potrebbe comportare, nei prossimi anni, per l’intero Paese. Ringrazio, infine, Istituzioni, associazioni, imprese, mezzi di comunicazione e i tanti cittadini dell'affetto e della vicinanza per la nostra Camera di commercio».

Fabio Terminali