Eventi, musica e iniziative al Parco Urbano con Camelot
Sabato sul palco arrivano anche Madaski e Bunna, leggende degli Africa Unite Domenica il concerto “Wu Ming contingent”. Mostre e installazioni
Torna da oggi il “Camelot Cafè” all’interno del Parco Urbano G. Bassani di Ferrara ed è pronto ad entrare subito nel vivo della sua programmazione. La cooperativa Camelot infatti per celebrare la Giornata mondiale del rifugiato ha organizzato una serie di eventi e iniziative volte alla promozione dell’integrazione sociale. Sabato si comincerà alle 16,30 con il laboratorio “Scavalchiamo i muri che ci dividono” per proseguire alle 17 con “La civiltà dell’accoglienza: ruolo dei media ed esperienze di condivisione”, tavola rotonda alla quale parteciperanno Luigi Manconi, Valentina Brinis, Tahar Lamri e “Occhio ai media”. Alle 21 si esibiranno “Le pietre in tasca” che poi cederanno il palco a una vera e propria chicca live: negli spazi del “Camelot Cafè” si esibiranno infatti Madaski e Bunna, le due leggende degli Africa Unite. Con il progetto “Africa Unite System of a Sound” i due pilastri della band porteranno il reggae/dub al Parco Urbano per un live a dir poco esplosivo. Con questa prima data si aprirà ufficialmente la nuova stagione di concerti del “Camelot Cafè”. «Quest’anno abbiamo scelto di collaborare con diversi enti privati che gestiranno la parte più commerciale (bar e ristorazione) della rassegna. Noi come cooperativa - spiega Carlo De Los Rios, direttore generale di Camelot - cercheremo di concentrare tutte le nostre energie nel progetto sociale degli inserimenti lavorativi. Questo è uno dei punti fondamentali della nostra attività rivolta alla cittadinanza». Il 22 invece il laboratorio “Scavalchiamo i muri che si dividono” inizierà alle 17; alle 18 Wu Ming e Girolamo De Michele presenteranno “L’armata dei sonnambuli” (ed. Einaudi). A seguire ci sarà “Not the pilot”, live con aperitivo e alle 21 le luci si accenderanno per il concerto “Wu Ming contingent”. «Quello che vogliamo offrire al pubblico che verrà a trovarci - prosegue Los Rios - è un servizio variegato ed eterogeneo. Di giorno cercheremo di aiutare le persone in ambito lavorativo e la sera cercheremo di farlo in altri contesti offrendo loro buona musica, incontri e intrattenimento. Lo spirito è quello di rendere vivo e animare uno spazio bellissimo quale è il Parco Urbano anche in orari serali». La questione della fruibilità del Parco Urbano sollevata nei giorni scorsi dalla sospensione del festival High Foundation trova anche in questo caso terreno fertile per proposte costruttive: «Auspichiamo che si possa impostare un percorso con l'amministrazione comunale affinché il parco sia gestibile a 360 gradi se non tutto il tempo dell'anno, almeno per sei mesi. Ci dispiace per l'assenza di High Foundation: era un’offerta in più per la città». Tornando al Camelot cafè, quest'anno non mancheranno mostre, installazioni artistiche, proiezione di film cult, documentari e concerti. Ogni appuntamento, compresi quelli di questo fine settimana, sarà a ingresso gratuito.
Samuele Govoni