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I giochi delle bandiere esaltano il Palio

I giochi delle bandiere esaltano il Palio

COPPARO. Con la vittoria del Crusar è andata in archivio la 37ª edizione del Palio di Copparo. Ovviamente, il bilancio della manifestazione è composto da luci e da qualche ombra. Aver diluito la...

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COPPARO. Con la vittoria del Crusar è andata in archivio la 37ª edizione del Palio di Copparo. Ovviamente, il bilancio della manifestazione è composto da luci e da qualche ombra. Aver diluito la manifestazione su 3 fine settimana è risultata alla fine una scelta tutto sommato positiva, anche se il maltempo che ha infierito sugli ultimi giorni ha creato alcune complicazioni. Ma, ovviamente, con il meteo si può al massimo cercare di andare d'accordo, non imporre la propria volontà. Con il senno di poi, e sottolineando con forza il fatto che si tratta di analisi a posteriori, si può dire che forse valeva la pena rinviare direttamente alla domenica i giochi di piazza, senza provare a rispettare comunque il calendario, ma si tratta di decisioni comunque difficili.

Sui dati e su quanto è invece andato bene, non è facile trovare l''accordo. Non tanto perché le positività non ci siano, quanto perché ci sono diversi aspetti positivi, ma non la situazione che riscuota unanimi consensi. Allora, andando in ordine sparso, bene il livello dei giochi delle bandiere, controbilanciato dal fatto che, per ragioni anagrafiche e per situazioni contingenti, solo il Crusar sia a livelli adeguati (il Furnas, per anni una potenza a livello di bandiere, quest'anno non ha nemmeno partecipato alle gare senior, puntando tutto sui ragazzi under 15). Una situazione del genere, a lungo andare, rischia di ridurre il livello di competitività del palio.

Un altro dato non certo positivo è stato quello relativo alla presenza di pubblico, senza dubbio inferiore alle aspettative: se lo spezzatino delle ultime due giornate ha influito, anche perché legato al maltempo, va comunque sottolineato che la serata del Premio Coluccia (bella l'idea di un drappo anche per questa competizione) non sia stata seguita dal grandissimo pubblico che avrebbe meritato per l'impegno profuso dai rioni. Sostanzialmente condivisibile il verdetto della giuria, che ha dato grande importanza all'inquadramento storico ed ai riferimenti precisi in materia (una specialità, guarda caso, del Furnas, che da 5 anni vince lo stesso premio Coluccia).

Per quanto riguarda i giochi di piazza, che hanno avuto comunque molti tempi morti, sarebbe forse il caso di avviare un discorso con i giudici cronometristi: il Palio non è una gara di atletica leggera, e coinvolge molte situazioni difficili da valutare perché insolite. (ale.bas.)

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